BIG SOCIETY/ 4. Ecco la filiera che manca nell’Inghilterra di Cameron
23 ottobre 2010 Giorgio Fiorentini(Foto)
Le caratteristiche della “filiera sussidiaria aziendale”, intesa come processo di integrazione aziendale, (e quindi di integrazione di attività) sono:
continuità ove si deve sviluppare la coerenza alla programmazione sussidiaria del sistema per il tramite dell’attività integrata fra lo stato (nella sua articolazione) e le imprese sociali;
assetto progressivo ove si deve mantenere un costante ed equilibrato dinamismo temporale. Spirito cooperante ove il processo di filiera sussidiaria si basa sull’opzione cooperativa finalizzata al bene comune e collettivo;
sequenzialità composta da aziende pubbliche e aziende non profit/for profit in combinazioni diverse e tali da convergere verso risultati (outcome) di produzione di utilità pubblica correlata allo sviluppo economico e finanziario, all’ erogazione di beni e servizi sincroni e adeguati alla domanda (espressione del bisogno) della comunità come insieme di persone/cittadini con cittadinanza o soggetti istituzionali (aziende pubbliche o private);
integrazione organica di aziende che realizzano il dinamismo aziendale della filiera sussidiaria. Le relazioni organizzative non si basano solo ed eventualmente sulla similitudine di organigrammi, funzionigramma e ruoli ma, in prevalenza, tramite collegamenti di condivisione dei risultati da raggiungere e quindi scelte organizzative che facilitano tali risultati;
relazione di feedback fra le varie aziende e quindi processo di valutazione esterno determinato dai fruitori/clienti dei beni/servizi di utilità pubblica prodotti o erogati e interno alla filiera stessa determinato da autovalutazioni e reciproche valutazioni aziendali che migliorano i livelli di performance/output intermedio da raggiungere per avere risultati di soddisfazione del sistema a cui si appartiene ed in cui si opera;