DIETRO LE QUINTE/ C’è una guerra contro la "ricchezza" del Vaticano
18 febbraio 2013 - agg. 18 febbraio 2013, 8.46 Giovanni PassaliInfophoto
Le parrocchie, le scuole e le strutture di assistenza sono dunque definite “complessi immobiliari”. E poi: “Più precisamente si contano 70.544 scuole religiose materne - 23.963, la fetta più grande, in Europa - che sono frequentate da 6,4 milioni di bambini, 92.847 istituti primari (23.624 nel continente americano) dove studiano oltre 31 milioni di piccoli studenti e 43.591 scuole medie (11.665 sempre in America) con 17 milioni di ragazzi che vanno nelle aule gestite da preti o religiosi”. Capito che scandalo? “Ma la realtà delle cure cattoliche è anche molto più ricca: con 18.179 strutture cosiddette ambulatoriali (oltre 10mila divise tra Africa e Americhe) che danno assistenza ai più svantaggiati e ben 17.223 strutture residenziali e assistenziali destinate alla terza età o ai disabili. Di quest’ultime ben 8mila sono concentrate in Europa e quasi 1.600 solo nel nostro Paese”. Oltre 10mila strutture ambulatoriali divise tra Africa e Americhe, capito che razza di ricchezza?
A che pro un articolo del genere, se non per accendere l’odio dell’invidioso? Siamo in guerra, sarà bene che ce ne rendiamo conto tutti quanti.
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Questa faccenda delle ricchezze della chiesa mi ricorda tanto quella degli ebrei dipinti come avidi sfruttatori da eliminare per impossesarsi dei loro beni. Fantasie ? Fantapolitica e fantaeconomia ? Speriamo. Però a pensarci bene oggi non ci sono solo gli alleati ted.. (diciamo europei per non offendere nessuno) che sono interessati a tutto questo ben di Dio, ma c'é anche un intreccio di interessi extraeuropei di religioni, politica e finanza dove non si capisce più chi tira le fila del gioco. Sento puzza di bruciato speriamo sia solo l'arrosto di agnello dimenticato nel forno. Vittorio Cionini
Il giornalista dell'"autorevole" (per chi?) Sole 24 deve documentarsi meglio.