QUOTAZIONE FERRARI/ Le azioni a Wall Street intorno ai 57 dollari. La battuta di Marchionne

- La Redazione

Quotazione Ferrari, Ipo a Wall Street. Oggi verrà determinato il prezzo di collocamento delle azioni in Borsa, che saranno contraddistinte dal simbolo RACE, scelto da Marchionne

Ferrari_morte Infophoto

A Wall Street, dopo due ore di contrattazioni, le azioni di Ferrari si aggirano ancora intorno ai 57 dollari, con un rialzo vicino al 10% rispetto al prezzo di collocamento. A Piazza Affari, tuttavia, Fca ha chiuso la seduta con un tonfo del 5,27%, mentre Exor ha limitato le perdite allo 0,83%. L’occasione della quotazione di Ferrari ha consentito a Sergio Marchionne di rilasciare molte dichiarazioni e di fare anche una battuta. Ha infatti detto “Torneremo a essere gli sfigati dell’auto”, riferendosi al fatto che Fca “perde” il cavallino rampante, che non da oggi non è più uno dei tanti marchi del gruppo. Dopo i primi scambi, a Wall Street le azioni della Ferrari sono prezzate tra i 56 e i 57 dollari, con un rialzo tra l’8% e il 9% rispetto al prezzo di collocamento, ma comunque in discesa rispetto all’apertura che è stata a 59,9 dollari. Sergio Marchionne, secondo quanto riportato da Class Cnbc, ha confermato le voci secondo cui il titolo della casa di Maranello potrebbe arrivare a Piazza Affari, specificando che ciò avverrà entro gennaio. Resta invece pesante a Milano il calo di Fca, superiore al 4%, mentre Exor sta recuperando terreno e cede l’1%. 

La partenza a Wall Street delle azioni Ferrari è stata col botto, a quota 59,9 dollari. C’è voluto del tempo (quasi 15 minuti) per arrivare a determinare il primo prezzo, dato che sul mercato erano presenti molti ordini. In ogni caso rispetto al prezzo di collocamento c’è stato quindi un incremento notevole. La reazione dei titoli Fca ed Exor è stata però negativa a Piazza Affari. Il primo cede il 3,9%, mentre il secondo perde l’1,2%. 

Ferrari ha debuttato oggi a Wall Street con Amedeo Felisa, amministratore delegato di Ferrari, che ha suonato insieme a Sergio Marchionne la campana che ha sancito l’avvio degli scambi della borsa di New York. Alla cerimonia erano presenti anche Piero Ferrari e John Elkann. Dai primi dati sugli scambi, sembra che il prezzo possa agevolmente salire sopra i 60 dollari. 

Dopo il debutto oggi a Wall Street, le azioni di Ferrari potrebbero essere quotata anche a Piazza Affari. Il prospetto presentato alla Sec lascia infatti aperta questa possibilità, anche se “in concomitanza o dopo” il completamento della separazione da Fca, che non dovrebbe avvenire in ogni caso quest’anno. Settimana scorsa il Premier Renzi aveva detto di aver parlato con Marchionne e di avergli “strappato la promessa” di una quotazione di Ferrari anche a Milano, aggiungendo che circa i tempi avrebbero deciso i vertici di Maranello. 

Brutta notizia per Fiat nel giorno della quotazione di Ferrari. Il Commissario Ue per la concorrenza, Margrethe Vestager ha infatti resto noto che il Lingotto ha ricevuto un vantaggio illegale dal Lussemburgo attraverso gli accordi fiscali anticipati concessi a Fiat Finance & Trade. Il Lussemburgo ora deve recuperare tra i 20 e i 30 milioni di euro dalla società controllata da Fca. L’indagine sui tax ruling ha portato a un pronunciamento avverso anche a Starbucks. 

Il prezzo di collocamento delle azioni Ferrari rimasto nel range indicato nell’Ipo non sembra giovare a Fca ed Exor, titoli direttamente collegati e interessati dalla quotazione del cavallino rampante a Wall Street. Vero è che Piazza Affari è in calo, ma Fca cede ben il 2,2%, mentre Exor perde l’1%. Se le contrattazioni inizieranno bene per Ferrari c’è da scommettere in una pronta virata dei due titoli. 

Le azioni di Ferrari sono pronte a sbarcare a Wall Street con un prezzo di collocamento di 52 dollari, nella parte alta della forchetta indicata in fase di Ipo. Non c’è stato dunque un rialzo come si era vociferato nelle scorse ore. L’Offerta pubblica di acquisto è andata in ogni caso bene e con le prime fasi delle contrattazioni (il cui avvio è previsto alle 15:30 italiane) vedremo se ci sarà o meno una corsa all’acquisto delle azioni. Sarà anche interessante osservare la reazione dei titoli Fca ed Exor, dato che il gruppo automobilistico, dopo l’Ipo, possiede l’80% delle azioni di Ferrari e la holding degli Agnelli ne è il principale detentore.

Arrivano nuovi rumors sul prezzo di collocamento delle azioni Ferrari. Dopo la chiusura dell’Ipo, il titolo domani sbarcherà a Wall Street. Secondo Cnbc, la quotazione potrebbe cominciare con un prezzo fino a 53 dollari, superiore quindi ai 52 della parte alta della forchetta indicata nell’Offerta pubblica di acquisto. Ieri si ipotizzava che il prezzo potesse raggiungere persino quota 60 dollari.

C’è attesa oggi per capire quale sarà il prezzo di collocamento di Ferrari a Wall Street. L’Ipo è andata molto bene e ieri c’era chi ipotizzava che si potesse partire con la quotazione a un prezzo superiore ai 52 dollari indicati come massimo della forchetta di collocamento. Per gli analisti di Intermonte però, questa ipotesi non si verificherà: il prezzo sarà fissato a 52 dollari, “con possibilità di una reazione positiva del titolo post quotazione”. 

Luca Cordero di Montezemolo, ex Presidente di Ferrari e ora passato ad Alitalia, era presente oggi a Fiumicino per la presentazione della fine dei lavori relativi alla terza pista dello scalo romano. I giornalisti gli hanno chiesto se avesse intenzione di comprare le azioni della casa di Maranello, ora che inizierà la quotazione. Lui ha risposto: “Comprare azioni Ferrari? Me le dovrebbero regalare”. Una battuta che per qualcuno ha rilevato la più volte discussa “rivalità” con Sergio Marchionne, che ha preso il suo posto a Maranello. Montezemolo ha poi spiegato più seriamente che comprerà le azioni di Ferrari “perché ci credo e per motivi affettivi”.

L’Ipo di Ferrari è ormai conclusa e domani ci sarà la vera e propria quotazione a Wall Street per la casa di Maranello. Sarà un collocamento importante, che porterà anche movimenti alle azioni di Exor e Fca. A quest’ultima resterà infatti l’80% di Ferrari, quota che verrà in seguito “distribuita” agli azionisti, portando alla finanziaria degli Agnelli un sostanzioso pacchetto della rossa (circa il 24%). Oggi a Piazza Affari, i titoli di Exor (-1,19%) e Fca (-2,75% )non brillano, colpa anche dell’andamento generale della Borsa (-0,85%). Vedremo se ci saranno sviluppi in giornata.

Giorno importante oggi per l’Ipo di Ferrari, alla vigilia della vera e propria quotazione a Wall Street. Oggi infatti verrà stabilito il prezzo di collocamento con cui inizieranno le contrattazioni in Borsa domani. L’Offerta pubblica di acquisto ha avuto un grande successo, tanto che si ipotizza che le azioni di Ferrari possano essere collocate sopra i 52 dollari stabiliti come parte alta della forchetta di prezzo. Milano Finanza ha infatti ricordato che esiste la possibilità che il prezzo di offerta ufficiale possa essere aumentato sino al 20% rispetto a quello massimo indicato nella forchetta, arrivando quindi sino a 62,4 dollari. Se così fosse, dalla casa di Maranello potrebbe arrivare un grosso aiuto per Fca, che con i proventi (che a quel punto sforerebbero il miliardo di dollari) potrebbe diminuire il suo indebitamento e finanziare il piano di investimenti.

Come noto, le azioni di Ferrari avranno il simbolo “RACE” (gara, in italiano), che è stato scelto personalmente da Sergio Marchionne. È stato lui stesso a spiegare che inizialmente aveva optato per “RED”, che era però indisponibile. La sua scelta è quindi ricaduta su un altro punto forte del marchio.





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