IMU AGRICOLA ABOLITA / Dal prossimo anno non si pagherà più. Coldiretti: intervento importante

- La Redazione

Dal prossimo anno Imu e Irap agricola non si pagheranno più. Il taglio di tasse è stato annunciato da Renzi a Expo Milano durante la Giornata dell'agricoltura italiana di Coldiretti.

renzi_expo_discorso_r439 Foto InfoPhoto

Quello annunciato da Matteo Renzi nel discorso a Expo Milano in occasione della Giornata dedicata all’Agricoltura italiana organizzata da Coldiretti, è “un intervento atteso e da noi fortemente sollecitato che consente alle imprese agricole italiane di recuperare importanti risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, spiegando che solo l’abolizione dell’Imu sui terreni agricoli “investe una platea di circa 3 milioni 175 mila soggetti solo nei comuni di pianura (per un ammontare di imposta pari a 550 milioni di euro)”. Il taglio dell’Irap in agricoltura, previsto a partire dal prossimo anno, coinvolgerà invece oltre 400 mila imprese “produttive” che avranno un beneficio fiscale di circa 200 milioni di euro all’anno.

“Il prossimo anno l’Imu agricola sarà cancellata: dal primo gennaio 2016 non si pagherà più. E anche sull’Irap agricola avete ragione: dal prossimo anno non si pagherà più. Abbiamo trovato le coperture ieri, sarà in legge di stabilità”. Lo ha annunciato Matteo Renzi nel suo intervento a Expo Milano alla Giornata dell’agricoltura italiana di Coldiretti. “Siete la punta più avanzata del Paese che tiene insieme qualità e bellezza, altro che cimeli. Voi siete il futuro, altro che il passato”, ha detto il premier parlando agli agricoltori presenti. Il taglio di 1 miliardo di euro di tasse per il mondo agricolo è stato poi confermato dal ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, secondo cui si tratta di “un impegno senza precedenti per il sostegno al reddito degli agricoltori italiani, per favorire gli investimenti e l’occupazione”. Renzi ha infine ribadito la cancellazione della Tasi sulla prima casa, ma senza ripercussioni sui Comuni che riceveranno trasferimenti compensativi: “Come dicono a Roma, ci mettiamo a paro”, ha detto.





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