BORSA ITALIANA OGGI/ Milano, Piazza Affari news: chiusura a +4,15%, Unicredit a +12,81% (6 dicembre 2016)
Borsa italiana news, gli aggiornamenti sull'andamento di Piazza Affari e le ultime notizie dal mondo finanziario. Le news sulle azioni più importanti del mercato italiano
Piazza Affari chiude la giornata con un +4,15% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Luxottica (-0,3%), mentre Tenaris chiude invariata. Tra i rialzi spiccano quelli di A2A (+6,4%), Azimut (+5,17%), Banco Popolare (+9,02%), Bpm (+9,03%), Bper (+7,1%), Generali (+5,16%), Intesa Sanpaolo (+8,16%), Italgas (+5,97%), Mediobanca (+9,94%), Ubi Banca (+9,7%), Unicredit (+12,81%) e Unipol (+5,92%). Fuori dal listino principale Tiscali chiude a +14,22%, Banca Generali a +13,54%, Creval a +8,65%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,07, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sotto i 160 punti base.
Piazza Affari guadagna il 2,5% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Mps (-4,4%), Cnh Industrial (-0,2%), Ferragamo (-0,4%), Luxottica (-1,1%) e Tenaris (-0,9%). Tra i rialzi spiccano quelli di A2A (+5,4%), Atlantia (+3%), Azimut (+4,1%), Banca Mediolanum (+3,2%), Banco Popolare (+3,9%), Bpm (+3,9%), Bper (+4,9%), Fineco (+4,5%), Intesa Sanpaolo (+5,2%), Italgas (+5,9%), Mediobanca (+6,8%), Snam (+3,4%), Ubi Banca (+5,9%), Unicredit (+6,3%), Unipol (+4,8%) e UnipolSai (+3%). Fuori dal listino principale Tiscali sale del 14,5%, Banca Generali dell’11,7%, mentre Stefanel cede il 4,3%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,075, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 160 punti base.
Piazza Affari guadagna l’1,5% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Mps (-2,8%), Cnh Industrial (-0,6%), Exor (-0,1%), Ferrari (-0,3%), Luxottica (-1,6%), Recordati (-0,1%) e Tenaris (-1,6%). Tra i rialzi spiccano quelli di A2A (+5,6%), Atlantia (+3%), Banco Popolare (+2%), Bper (+2,5%), Enel (+2,3%), Intesa Sanpaolo (+3,2%), Italgas (+3,5%), Mediobanca (+5%), Snam (+2,4%), Ubi Banca (+4,2%), Unicredit (+3,8%) e Unipol (+2,7%). Fuori dal listino principale Tiscali sale del 12,5%, mentre Ratti cede il 5,9%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,075, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto a 157 punti base.
Piazza Affari guadagna lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-0,7%), Banca Mediolanum (-0,5%), Mps (-3,2%), Buzzi (-0,2%), Cnh Industrial (-0,5%), Eni (-0,8%), Exor (-0,8%), Ferragamo (-0,6%), Ferrari (-0,4%), Luxottica (-1,8%), Moncler (-0,8%), Prysmian (-0,1%), Recordati (-0,5%), Saipem (-0,2%), Tenaris (-1,6%) e UnipolSai (-0,3%). Tra i rialzi spiccano quelli di A2A (+1,8%), Banco Popolare (+2%), Bpm (+1,7%), Intesa Sanpaolo (+1,5%) e Unicredit (+1,7%). Fuori dal listino principale Tiscali sale del 15,2%, mentre Dmail cede il 4,9%. Il cambio euro/dollaro supera quota 1,075, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 165 punti base.
Piazza Affari comincia la seconda giornata dopo il referendum costituzionale e dunque ci sarà interesse per vedere quale sarà la reazione della Borsa italiana alla situazione politica del Paese. Sotto il punto di vista dei dati, daalla Germania arriveranno valori riguardo gli “ordinativi delle fabbriche” teutoniche. Operatori successivamente concentrati sul Pil dell’Eurozona comunicato dall’Eurostat. Si passera poi all’analisi dei numeri provenienti da oltreoceano, con attenzione sul saldo della bilancia americana, e sul valore della retribuzione non agricola Usa. Alle 16:00 sempre dall’America saranno comunicati i dati relativamente agli ordinativi delle fabbriche.
Nella giornata di ieri scongiurato il crollo del listino italiano, stante la sconfitta del governo Renzi nel referendum costituzionale. Piazza Affari nonostante sia stata l’unica negativa sullo “scenario europeo” ha limitato le perdite, e alla fine della giornata ha chiuso con un ribasso dello 0,21% a 17.050 punti. In campo azionario molto male Mps, che lascia sul terreno oltre 4 punti percentuali ritracciando fino a 18,68 euro. Molto male comunque tutto il comparto bancario con i peggiori titoli rappresentati da quelli del Banco Popolare e della Popolare di Milano, che lasciano sul terreno oltre il 7% del loro valore. Da segnalare il rialzo di Fca, che ha guadagnato il 4,58% chiudendo a 7,53 euro.
Lo spread tra Btp e Bund, dopo una fiammata in avvio di contrattazione, si è posizionato sulla quota dei giorni precedenti, con il valore che alla fine della giornata si è assestato a 166,7 punti base.
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