Dieselgate, arrestato Ceo Audi Rupert Stadler/ Ultime notizie, “occultamento prove”: M5s, “ombra inquietante”

- Silvana Palazzo

Dieselgate, arrestato CEO di Audi Rupert Stadler: è accusato di frode e di aver contribuito alla alla diffusione di false certificazioni. Le ultime notizie sullo scandalo

rupert_stadler_audi_auto_lapresse_2018 Audi, arrestato CEO Rupert Stadler (Foto: LaPresse)

Nuovi aggiornamenti sulla vicenda Dieselgate, con l’arresto del Ceo di Audi Rupert Stadler. Il pm ha parlato di occultamento di prove e il caso è stato commentato anche dal Movimento 5 Stelle: “L’arresto dell’amministratore delegato dell’Audi Rupert Stadler getta una ombra inquietante sul sistema automobilistico tedesco. Questa vicenda giudiziaria si somma alla multa di 1 miliardo di euro inflitta settimana scorsa a Volkswagen, sempre per lo scandalo dieselgate”, recita la nota dell’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Eleonora Evi. Continua l’europarlamentare pentastellata, come sottolineato dai colleghi dell’Ansa: “Tutte le case automobilistiche, non solo quelle tedesche, devono chiarire una volta per tutte la loro posizione e rimediare a errori e frodi verso gli automobilisti. Serve una presa di posizione forte perché il 90% dei diesel inquina oltre i limiti. Con lo scandalo dieselgate è stata messa a repentaglio la salute dei cittadini e questo non è accettabile”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

PM: “OCCULTAMENTO PROVE”

Sono scattate nella mattinata di oggi le manette per Rupert Stadler, Ceo dell’Audi, dopo le accuse dello scorso maggio di frode e che avevano coinvolto anche un altro membro del comitato esecutivo. Secondo il pubblico ministero, come spiega Corriere.it, il provvedimento sarebbe stato preso alla luce del possibile “rischio di occultamento delle prove”. Anche il manager sarebbe coinvolto nel cosiddetto scandalo dieselgate e che dal 2014, anno in cui fu svelato da uno studio condotto da una società americana no-profit erano stati coinvolti anche la Volwkswagen e i suoi vertici, tra cui l’ex amministratore Winterkon, incriminato e costretto a lasciare il suo ruolo. Stadler , ceo Audi dal 2007 al 2010 rappresenta il settimo manager del gruppo ad essere stato arrestato da quando è scoppiato lo scandalo nel 2015. A difenderlo era stata la Volkswagen che, a supporto del manager ha esteso di altri 5 anni il suo contratto ampliando ulteriormente le sue responsabilità. Lo stesso si era sempre detto estraneo alle accuse. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

RUPERT STADLER ACCUSATO DI FRODE

Lo scandalo dieselgate colpisce anche Audi: l’amministratore delegato Rupert Stadler è stato fermato dalla polizia, che lo ha arrestato. È accusato, tra le altre cose, di frode legata alla vendita di veicoli diesel con controllo delle emissioni “manipolato”. La notizia lanciata dai media locali è stata confermata dalla casa automobilista tedesca oltre che dalla casa madre Volkswagen, ma il manager ha respinto ogni accusa e negato ogni coinvolgimento. La notizia dell’arresto arriva dopo giorni nei quali si è discusso delle perquisizioni, su richiesta della procura di Monaco II, nelle sue abitazioni private. Stadler era infatti ufficialmente indagato: c’è il sospetto che abbia indirettamente contribuito alla diffusione di false certificazioni, cioè di averne utilizzato l’impiego malgrado fosse a conoscenza che la documentazione non rispecchiava le reali caratteristiche del veicolo. Nel caso specifico, per portare sul mercato europeo veicoli diesel equipaggiati con un software illegale di gestione del sistema di abbattimento dei gas di scarico.

DIESELGATE, ARRESTATO CEO DI AUDI RUPERT STADLER

Un altro membro del board Audi avrebbe subito nei giorni scorsi una perquisizione da parte della procura di Monaco II, che sta indagando sul dieselgate. Stando a quanto riportato dalla Bild, il secondo manager coinvolto sarebbe Bernd Mertens, responsabile degli acquisti. Un portavoce di Audi nei giorni scorsi ribadì la piena e totale cooperazione con la procura. La posizione di Rupert Stadler è apparsa subito delicata. L’inchiesta è dunque arrivata ai piani alti e sta producendo i primi clamorosi sviluppi. Il numero degli indagati sta crescendo e per la prima volta sono coinvolti membri dell’attuale board. Un anno fa il quartiere generale di Ingolstadt era stato perquisito in occasione della conferenza annuale di bilancio. A febbraio invece la sede e altri uffici a Neckarsulm, prima che la procura di Stoccarda disponesse una nuova perquisizione in Audi in relazione all’indagine su Porsche che ha poi portato in carcere un dirigente. 





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