FACEBOOK CROLLA IN BORSA/ Ultime notizie, 16.8 miliardi bruciati da Zuckerberg in pochi minuti: superato Intel

- Davide Giancristofaro Alberti

Facebook crolla in borsa. Ultime notizie, 16.8 miliardi di dollari bruciati da Zuckerberg: ecco perché. Disattese le previsioni degli analisti circa la crescita degli utenti

Facebook si chiamerà meta Mark Zuckerberg (Lapresse)

I numeri spaventosi che arrivano dal crollo in borsa di Facebook ci fanno tornare indietro nel tempo quando la stessa cosa accadde ad Intel. La società di Mark Zuckerberg infatti ha battuto con i suoi 16.8 miliardi di dollari persi un record che era in piedi da diverso tempo. Era infatti il lontano 2000 quando Intel collassò in borsa, perdendo 91 miliardi di dollari di capitalizzazione in appena una seduta. Al terzo posto in questa non gratificante classifica troviamo la Microsoft in grado di perdere ben 72 miliardi in una seduta, mentre subityo dietro c’è Apple che nel 2013 ne perse 60. Seguono poi Exon Mobil con 52.5, General Electric con 46.9, Alphabet con 39.2 e Amazon con 36.5. Questi dati forniti da Il Sole 24 Ore ci aiutano sicuramente a riflettere e ci mettono di fronte a una realtà davvero molto dura da accettare. (agg. di Matteo Fantozzi)

ZUCKERBERG DA TERZO A SESTO UOMO PIÙ RICCO AL MONDO

Dati deludenti quelli della trimestrale di Facebook. Il social network di Mark Zuckerberg è infatti reduce da un tonfo in borsa dell’ordine del 24%. In pochi minuti, Fb ha bruciato 16.8 miliardi di dollari, con conseguente scivolone dello stesso suo creatore che passa dall’essere il terzo uomo più ricco del pianeta, al sesto. Come riferito dai colleghi de Il Messaggero, questo clamoroso tonfo fa chiaramente capire come Facebook non abbia ancora superato del tutto la questione Cambridge Analityca, lo scandalo riguardante i dati degli utenti venduti troppo “facilmente” alla società di analisi, che poi li ha utilizzati per fini politici. I ricavi di Facebook sono comunque in aumento del 42%, pari a 13.2 miliardi di dollari, sotto le attese però degli analisti, che puntavano al 13.4: è la prima volta che succede dal 2015.

UTENTI CRESCIUTI DELL’11%

Per quanto riguarda il numero di utenti, invece, sono cresciuti dell’11%, pari a 1.47 miliardi, e anche in questo caso sono state disattese le previsioni, che parlavano di 1.48. Gli utenti di Facebook sono stabili nel nord America, leggasi Stati Uniti e Canada, mentre sono in calo in Europa. Positivo invece il costo per azione, pari a 1.74 dollari, contro l’1.72 previsto dagli analisti, grazie ad un utile netto da 5.1 miliardi di dollari. Secondo David Wehner, chief financial officer di Facebook, i ricavi rallenteranno anche per il resto dell’anno.





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