BORSA ITALIANA OGGI/ Chiusura a -0,1%, Telecom Italia -2,01% (26 settembre 2018)
Borsa italiana news. Oggi Piazza Affari vive in attesa della decisione della Fed. Non mancano dati macroeconomici in agenda. Gli aggiornamenti sulle azioni più importanti
PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in ribasso dello 0,1% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,13%), Banca Mediolanum (+0,31%), Banco Bpm (+0,26%), Banca Generali (+0,25%), Bper (+1,01%), Campari (+1,17%), Enel (+0,26%), Eni (+0,29%), Exor (+0,89%), Fca (+0,56%), Ferrari (+1,09%), Generali (+0,16%), Italgas (+0,77%), Leonardo (+0,79%), Luxottica (+2%), Pirelli (+1,39%), Poste Italiane (+0,58%), Recordati (+0,58%), Saipem (+0,65%), Snam (+0,45%), Terna (+0,83%), Unipol (+0,68%) e UnipolSai (+0,61%). Brembo e Fineco terminano la seduta in pareggio. I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-0,73%), Buzzi (-0,8%), Intesa Sanpaolo (-1,52%), Stm (-1,64%), Telecom Italia (-2,01%), Tenaris (-0,78%) e Unicredit (-1,34%). Fuori dal listino principale Conafi chiude con un +22,02%, mentre M&C cede il 22,05%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 230 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:35
La Borsa italiana cede lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rialzo Bper (+0,5%), Brembo (+0,3%), Enel (+0,1%), Exor (+0,3%), Ferrari (+0,1%), Fineco (+1,8%), Italgas (+0,1%), Leonardo (+0,5%), Luxottica (+0,5%), Pirelli (+0,3%), Poste Italiane (+0,4%), Recordati (+0,2%), Saipem (+0,1%), Terna (+1,1%), Unipol (+0,2%) e UnipolSai (+0,4%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-0,8%), Intesa Sanpaolo (-1,2%), Mediaset (-1,1%), Moncler (-0,7%), Stm (-2,1%), Telecom Italia (-2,9%), Tenaris (-1,1%) e Unicredit (-0,8%). Fuori dal listino principale Conafi sale del 21,3%, mentre M&C cede il 20,3%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 229 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40
La Borsa italiana cede lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rialzo Banca Mediolanum (+0,2%), Bper (+0,6%), Enel (+0,1%), Eni (+0,3%), Ferrari (+0,1%), Fineco (+1,8%), Italgas (+0,1%), Leonardo (+0,5%), Luxottica (+0,5%), Pirelli (+0,2%), Poste Italiane (+0,7%), Prysmian (+0,7%), Saipem (+0,6%), Terna (+0,3%) e Ubi Banca (+0,5%). UnipolSai, invece, si trova in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-0,7%), Ferragamo (-0,7%), Mediaset (-1,3%), Recordati (-0,7%), Snam (-0,7%) e Telecom Italia (-2,7%). Fuori dal listino principale Gefran sale del 7,9%, mentre Portobello cede il 4%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 230 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE LA FED
La giornata odierna offre pochi dati macroeconomici rilevanti per l’Eurozona. Alle 11:40 un’asta di titoli di Stato tedeschi con scadenza a 5 anni: le attese sono per tassi lievemente negativi. Cinque minuti più tardi anche un’asta di Bot italiani con scadenza a sei mesi: in questo caso i tassi in precedenza erano stati vicini al mezzo punto percentuale. Alle 16:00 dagli Stati Uniti le vendite di nuove abitazioni nel mese di agosto: gli analisti si attendono un incremento dello 0,5% che in numero assoluto significherebbe un dato pari a 630 mila unità. Alle 16:30 il dato settimanale sulle scorte di petrolio. Infine, alle 20:00 ci sarà la conferenza stampa di Jerome Powell a seguito della riunione del comitato monetario della Fed.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un progresso dell’1,54% a quota 21.638 punti. I titoli migliori della giornata sono stati quelli legati al petrolio grazie alla decisione dell’Opec di non aumentare la produzione e i titoli bancari. Tenaris e Saipem hanno guadagnato entrambe oltre cinque punti percentuali. Fra i titoli bancari, la migliore è stata Intesa Sanpaolo che ha messo a segno un progresso del 3%. Bene anche Unicredit che è salita del 2,3%. Lo spread fra Btp e Bund ha fatto registrare un calo di quasi tre punti percentuali, portandosi a 234,6 punti base. In lieve calo anche il rendimento del Btp decennale che si è portato al 2,89%.
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