VENEZIA/ Bocciato in prima elementare perché la scuola è senza soldi

- La Redazione

E’ stato bocciato perché non c’erano soldi. E’ accaduto ne veneziano, dove un bambino con dei disturbi di apprendimento non ha potuto ricevere le attenzioni adeguate alla sua condizioni

bambino_scuola Immagini di repertorio (Infophoto)

E’ stato bocciato perché, in sostanza, non c’erano soldi. E’ accaduto nel veneziano, dove un bambino con dei disturbi di apprendimento non ha potuto ricevere le attenzioni adeguate alla sua condizione e, quindi, l’appoggio di una maestra di sostegno perché la scuola non se lo poteva permettere. Il piccolo, di sei anni, aveva iniziato a soffrire di deficit cognitivi dopo il divorzio dei suoi genitori. Dopo il passaggio dall’asilo alle elementari, dove non era riuscito a legare con nessuno dei suoi nuovi compagni, le cose erano peggiorate. I piccoli cali di attenzione si erano fatti via via più marcati, ma la maestra non poteva fare altro che scegliere se dedicarsi all’intera classe o solamente a lui. Oltretutto, come riporta il Corriere della Sera, per ricevere un eventuale sostegno sarebbe servito «l’avallo della neuropsichiatria dell’Usl di riferimento» mentre, nonostante la maestra avesse riferito la situazione ai genitori, questi erano «troppo impegnati nelle litigate per occuparsi del bambino». Benché le pratiche, tutto sommato, stavano iniziando a procedere, anche la neuropsichiatria ha subito dei tagli, nell’ambito della spending review. E così, quando tutto sembrava sul punto di sbloccarsi, era ormai troppo tardi e il piccolo è stato bocciato.







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