SCUOLA/ Tfa, e se avesse ragione Andreotti?

- Max Ferrario

Sono finalmente aperte le procedure per l’iscrizione alle prove scritte e orali del Tfa II ciclo, ma qualcosa non sta funzionando. Il Miur dà i numeri o c'è dell'altro? MAX FERRARIO

scuola_precari_manifestazioneR400 Precari scuola (Infophoto2)

Da qualche giorno, e fino al 10 ottobre, sono finalmente aperte le procedure per l’iscrizione alle prove scritte e orali del Tfa II ciclo, valido per conseguire l’abilitazione all’insegnamento.

Qualcosa, però, sembra essere sfuggito di mano (ancora una volta!) al Miur. Ecco una testimonianza di un abilitando della Lombardia che racconta di alcune stranezze riguardanti la procedura di iscrizione alle prove: 

«Sono un giovane “tieffino” disorientato dai fatti recentemente accaduti sul sito del Cineca. In molti, me compreso, eravamo in trepidante attesa di un qualche cenno circa il Tfa secondo ciclo. Il primo di ottobre finalmente riceviamo notizie del decreto del ministero e, con entusiasmo, mi collego per scoprire come poter perfezionare la mia iscrizione alle prove scritte e orali. Sul sito del Cineca vengono pubblicati i seguenti posti per la classe di abilitazione A043: Università degli Studi di Bergamo (85), Università degli Studi di Milano (120), Università degli Studi di Milano-Bicocca (80), Università degli Studi di Pavia (50) e poi… Università Telematica E-Campus… 500!Innanzitutto mi ritrovo “spiazzato” dall’assenza di alcuni atenei dove sembrava dovessero essere invece attivati i corsi. Inoltre mi sorprende il gran numero, sproporzionato rispetto alle altre, dell’Università Telematica E-Campus… Decido quindi di riprovare a completare l’iscrizione il giorno seguente. A correggere il tiro, il giorno successivo (2 ottobre) la situazione dei posti risulta totalmente stravolta, ma allo stesso modo incomprensibile: Università Cattolica del Sacro Cuore (140), Università degli Studi di Bergamo (119), Università degli Studi di Milano (170), Università degli Studi di Milano-Bicocca (120), Università degli Studi di Pavia (80) e poi… Università Telematica E-Campus… 504! Provo ad interpretare, a cercare di capire quanto sta accadendo; pur non perdendo la speranza, nonostante tutto, l’unica constatazione al momento è che qualcuno stia dando i numeri.

Poche certezze, nessuna indicazione. La percezione di abbandono e pressappochismo stanno diventando più di uno spettro che aleggia. I dati dovranno essere sistemati a breve, le spiegazioni ci arriveranno in tempi ragionevoli… si spera! Visto che il tutto è stato pubblicato il primo del mese e impone una repentina decisione (poco più di una settimana, visto che il 10 si chiudono le iscrizioni) confidiamo nella medesima rapidità da parte delle istituzioni».

Il racconto è già di per sé abbastanza eloquente, ma sorgono comunque alcuni interrogativi: com’è, infatti, possibile permettere l’iscrizione a dei corsi che, al momento, non sono ancora stati autorizzati ufficialmente (tramite apposito decreto) dal ministero come quelli dell’Università Telematica E-Campus? E ancora: i posti assegnati dal Cineca all’Università E-Campus andranno ad aggiungersi al totale di quelli disponibili? Se così fosse, ovviamente, ben venga! Ma il tutto è a dir poco sbalorditivo. Anche perché per modificare i posti disponibili per i corsi abilitanti occorrerebbe anche qui un apposito decreto… Quale amministrazione dello Stato consente di pubblicare informazioni e numeri così diversi (e allo stesso tempo entrambi errati!) nel giro di 24 ore?

Appare dunque evidente che non solo l’intera gestione del Tfa II ciclo da parte del ministero sia stata finora avvolta da ritardi, mancanza di informazioni chiare e da una nebulosa confusione. Ma com’è possibile che anche all’interno dello stesso ministero (Miur-Cineca) domini un tale disordine? È proprio il caso di dire che il ministero dà proprio i numeri…

In effetti se si va sulla pagina del sito internet dell’Università Telematica E-Campus riguardante i Tfa compare l’offerta formativa e poi l’ambigua dicitura “Classi di concorso da attivare” (a seguito di approvazione da parte del Miur): approvazione che, rebus sic stantibus, sembrerebbe mancare…

Davvero c’è da rimanere sconcertati per il pressapochismo con cui continua a muoversi la macchina ministeriale.

A meno che non si adotti la massima sempre cara al Divo Giulio, per cui “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”, e che quindi dietro una tale confusione e improvvisazione ci siano ragioni di ben altro ordine…Massima che acquista ancor più corpo se si pensa che ogni iscrizione ai corsi abilitanti, compresi quelli spuntati fuori (finora solo sul sito del Cineca) in extremis di E-Campus, potrebbe costare circa 2.400 euro… Ma forse non è questo il caso, anche se tanta improvvisazione all’ultimo minuto per una procedura nota da tempo…







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