Concorso scuola docenti 2016 / News, bando su Istanze online: Unicobas, “serve un maxi-sciopero” (Miur, ultime notizie oggi 3 aprile)

- La Redazione

Concorso scuola docenti 2016, news. Bando su Istanze online. Botta e risposta a distanza tra ministro Giannini e sindacato Anief che afferma: “sui ricorsi l'ultima parola ai giudici”

bambino_scuola Immagini di repertorio (Infophoto)

Il Concorso scuola 2016 sta tenendo il mondo della scuola italiana in costante polemica dopo le decisioni del governo, i ricordi contro i vari requisiti per poter iscriversi al concorso, ora chiuso ma con il punto di domande della decisione dei giudici che potrebbero riammettere migliaia di docenti. Al portale Tecnica della Scuola parla Stefano D’Errico, segretario nazionale di Unicobas, tra i fautori massimi dell’opposizione alla riforma di Renzi sulla Buona Scuola: «serve uno sciopero, ma serve sopratutto che sia su posizioni forti e chiare. Lo stiamo preparando con i Cobas, chiamato ad intervenire gli studenti, la Gilda e tutto il sindacalismo alternativo per incrociare le braccia nelle date-simbolo delle prove Invalsi, tristemente rappresentative della cattiva scuola-quiz di Renzi, per lanciare la lotta a sostegno della campagna referendarie per l’abrogazione della controriforma, per il rispetto della libertà di insegnamento e di apprendimento, contro il concorso truffa».

Botta e risposta a distanza sui ricorsi al concorso scuola docenti 2016 tra ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e il sindacato Anief. Dopo la chiusura delle iscrizioni alla selezione, lo scorso 30 marzo, c’e attesa per conoscere la decisione del Tar sui ricorsi degli insegnanti non abilitati. “L’ultima parola spetterà ai giudici”, fa sapere il sindacato, come riportato da OrizzonteScuola. L’Anief ribatte così alle affermazioni del ministro che, sul concorso scuola docenti 2016, aveva dichiarato all’agenzia di stampa Adnkronos “la legge è chiara e inequivoca: il bando è riservato ai soli abilitati”, aggiungendo, a proposito dei primi ricorsi ammessi con riserva dal Tar del Lazio: ”si tratta al momento di alcuni decreti di carattere cautelare, che non entrano nel merito e rimandano a successive decisioni collegiali del Tar. Per ora non è stato espresso alcun giudizio di merito. Qualora fosse necessario, ci opporremo nelle sedi opportune”. “I docenti laureati hanno buoni motivi per ricorrere in tribunale contro l’esclusione dal concorso scuola a cattedre: dire loro che vanno contro la legge è un’asserzione tutta da dimostrare”, risponde il presidente nazionale dell’Anief (clicca qui per leggere tutto)







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