Concorso Scuola 2016 / Test, prove scritte e tracce di oggi: Tfa, “poco tempo per ampiezza domande”. Info risultati (Miur News, 23 maggio)

- La Redazione

Concorso scuola docenti 2016, prove scritte: ultima settimana di test del calendario su Gazzetta Ufficiale, info risultati in diretta. Le ultime notizie di oggi 23 maggio, Miur vs sindacati

classe_scuola_insegnante_maestra_professoressa_supplente Immagini di repertorio (Infophoto)

Il coordinamento nazionale del Tfa torna a parlare di Concorso Scuola docenti 2016 dopo gli attristati delle settimane passati su numerosi punti del Concorsone Miur che non rendevano, secondo il Tfa, pieno merito agli sforzi di molti insegnanti impegnati con le prove scritte in esame. Sul portale di Orizzonte Scuola, che spesso ospita commenti e giudizi sul Concorso indetto dal Miur fino al 31 maggio 2016, è stata pubblicato oggi una nota del Coordinamento Nazionale Tfa che recita nelle principali battute un’altra critica all provvedimento del Ministero. «I criteri sulla base dei quali le commissioni formuleranno le griglie di valutazione del concorso docenti saranno dunque gli stessi del concorso 2012: anche questa volta si ripresentano i deficit di trasparenza del concorso precedente, dopo che era stata promessa la pubblicazione di griglie nazionali prima dell’inizio delle prove». Ma non è solo questo il problema ravvisato dal Coordinamento: anche le tempistiche per le domande e l’eccessiva area i competenza sembrano essere problemi al vaglio. «Le domande sono state pensate senza tenere in conto il tempo destinato ad ogni singola risposta (18 minuti). Se si presuppone un accostamento tra due ambiti di conoscenze, bisogna prevedere il tempo per operare collegamenti mentali, esporre e controllare l’elaborato».

Oggi il portale Orizzonte Scuola ha riportato alcune lettere di docenti che al Concorso Scuola 2016 hanno partecipato alle prove scritte della classe di concorso A040, Scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche, riportando polemiche e impressioni su di un particolare test molto discusso. Alcuni insegnanti hanno infatti lamentato che attorno a quella classi di concorso è stato fatto un accorpamento tra Elettronica e Elettrotecnica ed Applicazioni – e fin qui nulla di strano – ma che poi la prova scritta dell’intera classe accorpata è stata effettuata con tracce e domande esclusivamente di Elettronica. Ecco qui un estratto di una lettera: «Nella stessa giornata e per sdrammatizzare la situazione mi sono permesso di domandare ad un componente della commissione se le domande di elettrotecnica fossero state somministrate nel pomeriggio suscitando l’ilarità generale. Inoltre, come ribadito più volte dal ministro Giannini, in questa fase concorsuale si sottolineava che non si sarebbero chieste domande sui contenuti, ma in realtà era richiesto di spiegare ad esempio il funzionamento dei contatori digitali. Mi chiedo, e Le chiedo se non fosse stato più corretto pertanto, con la riforma delle classi di concorso, procedere con l’abolizione della vecchia classe A035 e rinominare la classe A034 con il nuovo codice A040». Altre polemiche, a volte sterili, questa oggettivamente effettiva e grave rispetto ad altri casi meno rilevanti.

Riparte oggi il concorso scuola docenti 2016 con l’ultima settimana di prove scritte e di tracce che coinvolgono gli ultimi insegnanti impegnati con il calendario stilato dal Miur: ripartono però anche le polemiche quasi infinite attorno a questo provvedimento, visto come il simbolo della Buona Scuola del Governo Renzi, nella buona e spesso nella cattiva sorte. I sindacati proseguono nella loro lotta frontale sul concorsone considerato “truffa”, nell’attesa del responso del Tar del Lazio sui vari ricorrenti non abilitati. Intanto l’Unione Sindacale di Base ha proclamato l’ennesimo sciopero il prossimo 25 maggio, con l’agitazione nazionale di 24 ore di tutti gli addetti alle pulizie e al decoro nelle scuole italiane: il Governo non ci sta e l’onorevole Gabriele Toccafondi, Sottosegretario al Miur, attacca i sindacati per i troppi scioperi in questi ultimi anni. «Nel solo 2015 ci sono stati 60 scioperi nel settore scuola, +300% rispetto al 2014 e nel 2016 prosegue la linea. Un dato sproporzionato rispetto ad un Governo che investe sulla scuola 3 miliardi proprio da quest’anno», sono le parole di Toccafondi in una nota del Ministero dell’Istruzione. Proseguono le prove scritte del concorso ma siamo certi che arriverà piccata la reazione dei sindacati, sul piede di guerra su molti fronti, specialmente nel settore “preferito” della scuola.





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