BALLOTTAGGIO ELEZIONI NAPOLI/ Incendio al comitato di Lettieri: “De Magistris responsabile morale”

- La Redazione

Ancora un episodio di violenza nei di Gianni Lettieri e del suo staff. Al piano terra del suo comitato elettorale è deflagrato un incendio con ogni probabilità di natura dolosa

lettiereisindacoR400 Immagine d'archivio

Ancora un episodio di violenza nei confronti del candidato del centrodestra alle comunali di Napoli, Gianni Lettieri e del suo staff. Al piano terra del suo comitato elettorale, in via Palepoli, sul lungomare di Napoli è deflagrato un incendio, con ogni probabilità, di natura dolosa. Nel magazzino in cui è contenuto il materiale elettorale della sua campagna – andato distrutto – sono stati ritrovati dei razzi bengala e tacce di benzina. L’allarme è stato dato da una collaboratrice del  candidato, mentre il portiere dello stabile in cui si trova il comitato ha tentato per primo di domare le fiamme che sono state, successivamente, spente completamente dai vigili del fuoco. Durissima la reazione di Lettieri che definisce De Magistris, sfidante al ballottaggio, il mandante della vicenda: «Considero Luigi De Magistris moralmente responsabile degli episodi di violenza che dal 15 aprile in poi si sono susseguiti nei miei confronti e dei miei collaboratori, da ultimo l’incendio appiccato questa sera ai locali del mio comitato elettorale. Siamo tornati agli anni di piombo». Lettieri, nelle scorse settimane, era stato aggredito mentre si aggirava per le strade di Napoli per fare campagna da decine di studenti e giovani dei centri sociali, mentre un altro di gruppo di giovani stava facendo irruzione all’interno del suo comitato elettorale, mettendolo a soqquadro e aggredendo due ragazzi volontari che distribuivano volantini. In seguito, pochi giorni dopo, nei pressi del suo quartier generale, era esplosa una bomba carta. 

«Addebito a De Magistris – ha aggiunto – la responsabilità di non aver mai preso le distanze dai numerosi episodi di violenza che hanno contrassegnato la campagna elettorale». De Magistris, dal canto suo, getta benzina sul fuoco: «mi auguro che la magistratura faccia piena luce su questo episodio, su paventati ritorni ad anni di piombo inesistenti e su aggressioni inventate, in modo tale da evitare che si possa inquinare una straordinaria campagna elettorale che sta portando a una svolta storica e alla mia vittoria in questa città». 







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