SOCIAL NETWORK/ Ragazzo si suicida per un video con un bacio rubato. L’annuncio del tragico gesto su Facebook
Il suicidio di un diciottenne, Tyler Clementi, ha sconvolto l'America: era stato ripreso da un compagno di università mentre nella sua stanza baciava un altro ragazzo 01 ottobre 2010 Redazione(Foto)
Il suicidio di un diciottenne, Tyler Clementi, ha sconvolto l'America: era stato ripreso da un compagno di università mentre nella sua stanza baciava un altro ragazzo. La diffusione del filmato trasmesso in streaming online e annunciato via Twitter ha sconvolto Tyler, che si è ucciso dopo aver annunciato le intenzioni suicide su Facebook.
Tyler Clementi, matricola alla Rutgers University del New Jersey, era un biondino con gli occhiali, colto e sensibile, promettente violinista all’orchestra sinfonica dell’università. Il 19 settembre il ragazzo era nella sua camera, e non si è accorto che i suoi coetanei, Dharun Ravi, un coetaneo di origini indiane compagno di stanza di Tyler, e Molli Wei, una giovane asiatica, lo stavano riprendendo mentre baciava un altro ragazzo.
Poi lo scherzo crudele è proseguito on-line. Il video è stato caricato su Ichat, un programma di chat della Apple, e l’identità sessuale di Tyler è diventata di dominio pubblico. Costretto a una sorta di «outing» contro la propria volontà, Tyler non ha resistito. Così, dopo poco tempo la vergogna lo ha sopraffatto. E ha messo fine alla sua giovane vita gettandosi dal George Washington Bridge, nelle acque del fiume Hudson. Tutto è iniziato con un «cinguettio» su Twitter del 19 settembre da parte di Dharun Ravi, il compagno di stanza di Tyler: «Il mio collega mi ha chiesto la camera libera sino a mezzanotte. Ho preso la webcam nella stanza di Molli e l’ho visto mentre baciava un altro ragazzo».
Tyler, di cui crediamo di sapere qualcosa dalle poche righe di agenzia, era come uno dei nostri studenti, dei nostri figli. Non era peggiore o migliore, ma come tutti noi era radicalmente e profondamente diverso: diverso da tutti perchè irripetibile essere umano. Fratello in Cristo, diciamo a volte. Temo che la reazione di chi legge della sua rinuncia alla vita sia quella di guardare il dito e non la luna. Nel titolo e nei commenti di notizie simili l'accento cade sulle modalità dell'oltraggio, i social network, facebook. Invece lo scandalo, l'oltraggio all'umanità è che ancora si muoia per avere subito l'umiliazione, il disprezzo per la propria personalità: non importa su quale muro scrivono il tuo nome, né perché. E' passata una vita da quando dei ragazzi cantavano "Come potete giudicar?", e anche "How many deaths will it take 'til we know that too many people have died?". E anche la pregiera per Tyler e per chi si trova su quel ponte, "Ascolta la sua voce che ormai canta nel vento: Dio di misericordia vedrai, sarai contento". Siamo invecchiati credendo che fosse possibile un mondo di compassione e solidarietà. Ma mentre i falsi sentimenti di ogni genere e specie, le sconce vanterie a pagamento che chiamano amori sono su tutte le copertine e le sentiamo in tutti i telegiornali, i veri drammi continuano in silenzio e fanno notizia solo per via di facebook. Quanti Tyler ci sono tra noi e nemmeno sappiamo di ferirli, qualunque sia il motivo che li spinge sul ponte?