Bin Laden in Pakistan dal 2003, parola della moglie Amal

- La Redazione

Osama Bin Laden era in Pakistan dal 2003. Parola di Amal, la moglie del terrorista più famoso del mondo, ucciso in un blitz dei "Navy Seals" Usa pochi giorni fa. Le indiscrezioni del "Dawn"

binladen_ppiano_ditoR400 Osama Bin Laden (Ansa)

Osama Bin Laden era in Pakistan dal 2003. Parola di Amal, la moglie del terrorista più famoso del mondo, ucciso in un blitz dei “Navy Seals” Usa pochi giorni fa. Prima di trasferirsi nel misero bunker di Abbottabad il leader di Al Qaeda avrebbe vissuto molto vicino alla capitale, Islamabad. Sfuggito per un soffio alla cattura quando era sulle montagne di Tora Bora nel 2001, Bin Laden aveva poi trovato rifugio tra Pakistan e Afghanistan.
La moglie yemenita del terrorista è ancora sotto interrogatorio e il quotidiano “Dawn” è riuscito ad avere delle indiscrezioni da parte dell’intelligence statunitense. La ricostruzione della donna confermerebbe la versione ufficiale. Osama e la moglie erano andati a dormire quando le forze speciali Usa hanno fatto irruzione. Bin Laden non ha avuto il tempo di prendere il suo “kalashnikov” ed è stato ucciso, mentre Amal è rimasta ferita a una gamba. Le notizie sulla cattiva salute del terrorista sono state però smentite.
I fedelissimi del capo della rete mondiale del terrore islamico aveva due persone di assoluta fiducia con lui: Arshad e il fratello Tariq.
L’Amministrazione Americana e il Presidente Obama in persona ora che Bin Laden è stato ucciso esigono delle spiegazioni dal Pakistan, dove Bin Laden ha potuto nascondersi in tutti questi anni.   La Casa Bianca vorrebbe che venissero identificati quei dirigenti dell’Isi (Inter-Services Intelligence) di cui si sospetta che avessero legami con lo sceicco del terrore.
Ad ogni modo gli Usa sono determinati nel continuare la lotta al terrorismo internazionale. Obiettivo numero uno in questo momento l’imam Anwal al-Awlaki. Nato negli Stati Uniti, ingegnere, ha iniziato la sua predicazione in New Mexico e ha dimostrato una grane abilità nell’uso di internet e delle nuove tecnologie per reclutare nuovi adepti. Già arrestato nello Yemen, ma rilasciato per mancanza di prove, al-Awlaki è l’erede di Bin Laden e oggi il “pericolo pubblico” numero uno per gli Stati Uniti d’America.

Intanto la Cnn comunica che cinque video di Osama Bin Laden sequestrati dopo il raid sono stati resi pubblici. Lo riporta la Cnn. In uno di questi Bin Laden osserva le immagini televisive di se stesso, in un secondo video è registrato un messaggio diretto agli Usa.







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