VIGNETTA CHOC/ Nuova provocazione di Charlie Hebdo: immagine blasfema contro la Chiesa cattolica
Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese che solamente pochi mesi fa aveva fatto infuriare il mondo islamico per alcune vignette su Maometto, torna con una nuova provocazione
Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese che solamente pochi mesi fa aveva fatto infuriare il mondo islamico per alcune vignette su Maometto, si schiera stavolta a favore dei matrimoni gay utilizzando una nuova blasfema vignetta che senza dubbio tornerà a far discutere. Nella giornata di oggi verrà presentato dal governo francese guidato da Hollande il progetto di legge per la legalizzazione dei matrimoni omosessuali e per le adozioni da parte delle coppie gay. In questi giorni il dibattito si è notevolmente acceso, in particolare tra il governo e la conferenza episcopale transalpina guidata dall’arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois. Proprio a quest’ultimo è rivolta la nuova vignetta del settimanale francese, in cui vengono rappresentati Dio, Gesù e lo Spirito Santo e la scritta: “Vingt-Trois ha tre papà”. Una vignetta che inevitabilmente tornerà a gettare benzina sul fuoco e che ha già ricevuto numerose critiche dal mondo cattolico, in particolare sui social network, anche se per il momento non è ancora giunto alcun commento ufficiale dai rappresentanti della Chiesa. Nei giorni scorsi il capo dei vescovi aveva chiaramente detto che a suo giudizio l’approvazione di una legge sui matrimoni omosessuali e sulle adozioni da parte delle coppie gay, costituirebbe “una prepotenza che scuoterebbe uno dei fondamenti della nostra società e instaurerebbe una discriminazione fra i bambini”. Il progetto legislativo sul matrimonio, aveva poi aggiunto, non rappresenta “semplicemente un’apertura generosa del matrimonio a nuove categorie, ma una trasformazione del matrimonio che riguarderebbe tutti”. Vingt-Trois ha poi criticato duramente la superficialità con cui l’esecutivo guidato da Hollande avrebbe gestito la questione: “Cambiamenti di questa portata imponevano un dibattito nazionale non semplicemente fondato su sondaggi aleatori o sulla vistosa pressione di qualche lobby”. In risposta a queste dichiarazioni era giunta la posizione espressa del senatore David Assouline, secondo cui la Chiesa “sta uscendo dal suo ruolo”.
“Il suffragio universale si è espresso, – ha poi aggiunto – la Chiesa dunque esce dai propri confini quando il cardinale Vingt-Trois chiede di opporsi alla volontà del legislatore”. Il principio “che anima questa riforma – ha spiegato ancora – è l’eguaglianza fra tutti i cittadini”.
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