STRAGE DI UTOYA/ Anders Breivik oggi in aula, si apre il processo: Non sono colpevole

- La Redazione

Comincia oggi il processo all'autore della strage dell'isola di Utoya in Norvegia dello scorso luglio. Breivik uccise 69 persone mentre altre otto morirono nello scoppio di una bomba a Oslo

oslo_R400 Foto Infophoto

Anders Breivik: si apre oggi il processo a carico dell’autore della strage dell’isola di Utoya dello scorso 22 luglio. Quel giorno l’estremista di destra dopo aver fatto esplodere una bomba nel centro di Oslo si diresse su un’isola poco vicina dove si stava tenendo un convegno di giovani appartenenti al partito liberale. Qui, Breivik massacrò 69 persone: la bomba di Oslo intanto ne aveva uccise altre otto. Arrestato dopo l’intervento delle forze militari, l’uomo spiegò il suo folle gesto come un atto di guerra contro l’invasione islamica dell’Europa. Nei suoi documenti ritrovati in seguito alle indagini, si definiva una sorta di crociato contro la decadenza del mondo occidentale e la sua resa nei confronti dell’immigrazione dal terzo mondo. Al tribunale dove si tiene il processo molto vaste le misure di sicurezza: poliziotti armati controllano l’edificio e può entrarvi solo chi è autorizzato dopo attenti controlli. Pubblico e giornalisti potranno seguire il processo solo attraverso degli schermi posti in altre aule in quanto è vietato l’ingresso a chiunque nell’aula dove sarà presente il folle criminale. Oggi si terrà il primo dibattimento ufficiale, con la discussione se Breivik sia sano o no di mente; precedenti perizie psichiatriche avevano escluso la malattia mentale dicendo però che l’uomo se fosse posto in libertà potrebbe ripetere il suo gesto. Una più recente perizia psichiatrica invece lo ha definito un caso di schizofrenia paranoide. Domani invece sarà interrogato lui stesso: la difesa ha già fatto sapere che l’uomo si dichiarerà non colpevole, dicendo di aver agito per legittima difesa (contro la politica della Norvegia a favore degli immigrati). Sembra anche che esprimerà il suo rammarico per non aver ucciso più persone. La difesa ha annunciato la convocazione di quaranta testimoni compresi alcuni islamisti. Ci saranno in aula a testimoniare anche alcuni superstiti della strage di Utoya. Il processo si concluderà verso il 22 di giugno con le arringhe finali di difesa e accusa, quindi nelle settimane successive la sentenza. L’ipotesi più probabile è che l’assassino venga internato in un ospedale psichiatrico. 

Se invece verrà riconosciuto capace di intendere e di volere potrebbe essere condannato a una pena superiore ai 21 anni che è quanto prevede la legge norvegese in casi come questo. Il fatto che venga giudicato poi capace di ripetere il suo gesto, potrebbe portare a una sorta di condanna all’ergastolo anche se tale condanna non è prevista nel Paese scandinavo. 





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