RAMADAN/ Tunisia, il predicatore salafita minaccia chi non rispetta il digiuno

- La Redazione

A poche ore dall’inizio del Ramadan, il predicatore salafita Adel Almi ha lanciato vere e proprie minacce contro tutti i musulmani che da domani non rispetteranno il digiuno.

proteste_islam_2 Foto InfoPhoto

A poche ore dall’inizio del Ramadan, il predicatore salafita Adel Almi ha pubblicamente minacciato coloro che da domani non rispetteranno il digiuno che ogni musulmano praticante deve osservare quotidianamente, fino al tramonto, durante il mese sacro. Secondo Almi, infatti, chiunque violerà la legge in pubblico dovrà essere fotografato e denunciato, mentre chi romperà il digiuno mangiando in privato renderà inevitabilmente conto a Dio. I divieti di Almi riguardano anche coloro che in questi giorni pensavano di andare in spiaggia per un bagno: niente da fare, perchè secondo il predicatore anche questo è un peccato. Altre personalità hanno invece approfittato dell’inizio del Ramadan per proporre tregue laddove sono in corso delle guerre. Lo ha fatto ad esempio il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, invitando le parti in conflitto in Siria a osservare una tregua durante il mese sacro e chiedendo “a tutte le unità militari dell’Esercito regolare e dell’Esercito libero siriano, a tutte le persone che sono in possesso di armi, di cessare i combattimenti”. Anche il presidente afghano Hamid Karzai si è rivolto nuovamente ai talebani in Afghanistan per chiedere di abbandonare le armi: “Ancora una volta invito i Talebani a iniziare un viaggio di pace e compassione. Voglio che facciano cessare i combattimenti e che smettano di essere fonte di tormento per la Nazione”, si legge in una nota.







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