GAZA/ Jean: Hamas, la strategia della "non vittoria" crea problemi a Israele
19 luglio 2014 - agg. 19 luglio 2014, 9.44 INT. Carlo JeanInfophoto
Perché se sostiene Hamas allora sostiene anche gli Hezbollah, Assad e così via. In alternativa fa un'azione super partes, da arbitro, in cui Israele però non si può accontentare di un risultato solo parziale.
Dal punto di vista militare, come giudica quanto accaduto finora?
Quindi l'opzione dell'attacco via terra è l'unica opzione?
La guerra dei giorni scorsi, fatta di bombardamenti reciproci, è stata pura guerra di logoramento, che ha portato a uno stallo risolto con l'attacco via terra.
Come giudica militarmente l'invasione?
Non è un'invasione, le forze israeliane si sono fermate lungo il confine per attaccare i tunnel. Si muovono con gruppi corazzati e con parecchia fanteria, facendo rastrellamenti e impiegando i genieri per far saltare i tunnel. Questo è quanto per adesso, ma come in tutte le cose militari si sa come si comincia ma non come si finisce.
Teme una escalation ulteriore?
Ci potrà essere senz'altro un contrattacco di Hamas oppure della jihad e gli israeliani saranno obbligati a dar via a una escalation. La strategia militare al momento è limitata a colpire i tunnel cercando di distruggere i depositi di razzi.
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