Striscia di Gaza, Israele: guerra con Hamas in Palestina?/ Scontri al confine, la “Marcia del ritorno”

- Matteo Fantozzi

Attacchi tra Gaza e Israele: ultime notizie, Hamas ha lanciato 150 missili, risposta immediata e anche tre persone morte tra cui una donna incinta e il suo bambino di 18 mesi.

palestina_israele_gaza_fatah_hamas_lapresse_2017 Nella Striscia di Gaza, militanti di Hamas (LaPresse)

Continua ad essere pesante la situazione sulla Striscia di Gaza con i botta e risposta tra Gaza, appunto, e Israele. Tutto nasce da quella che è stata chiamata la ”Marcia del ritorno’‘. Questa è la protesta dei palestinesi che è stata lanciata il 30 marzo scorso con la quale chiedono di poter tornare in quelle terre che sono state requisite nel 1948 dallo Stato ebraico. Il bilancio dei feriti intanto è salito a ottantaquattro persone con una situazione davvero imprevedibile e che potrebbe lasciare spazio ad altre scorribande. Come già ribadito è morto anche un medico durante gli scontro a Rafah, si chiamava Abullah Qatati e la sua morte ha fatto capire quanto si sia perso il controllo in una situazione che potrebbe da un momento all’altro degenerare ulteriormente. Le informazioni si susseguono e si aspetta di avere delle buone nuove anche se al momento c’è paura che da un momento all’altro tutto si complichi ulteriormente cancellando le ultime speranze di trovare la parola fine al conflitto armato. (agg. di Matteo Fantozzi)

UCCISO UN MEDICO

Durante gli scontri al confine della striscia di Gaza, è stato ucciso un medico palestinese, nel tentativo dei soldati israeliani di sedare le rivolte durante le manifestazioni. Il ministero della salute dell’enclave ha comunicato anche il nome del medico volontario che è stato raggiunto dai proiettili sparati dai militari israeliani, Abdullah al-Qatati, un uomo di circa trenta anni che è rimasto ucciso nella zona sud di Gaza, a Rafah. Si tratta dell’unica vittima di una giornata comunque molto cruenta negli scontri, che ha provocato altri 25 feriti, dei quali uno in condizioni critiche, sempre da fonti mediche palestinesi, perché ferito alla testa. La tensione è salita alle stelle nei territori dopo i 180 razzi sparati dalla Striscia di Gaza contro Israele, e gli scontri sono ripresi dopo ore di calma che avevano fatto seguito ad un informale “cessate il fuoco” che purtroppo non ha avuto continuità. (agg. di Fabio Belli)

ISRAELE PREPARA OPERAZIONE

Una preoccupante escalation di tensione tra Israele e Gaza tiene col fiato sospeso il Medio Oriente e più in generale le cancellerie di mezzo mondo, consapevoli che lo scambio di missili sulla Striscia tra lo Stato Ebraico e i miliziani palestinesi che hanno portato soltanto nelle ultime ore alla morte di 3 persone, tra cui una donna incinta e la figlia di un anno e mezzo, potrebbero esasperare le parti in causa e portare il livello dello scontro ad un punto di non ritorno. In questo senso non sono rassicuranti le dichiarazioni del governo israeliano, che si è detto pronto ad avviare “la più ampia operazione militare che si sia mai vista a Gaza”. Come riportato dall’Agi, in una nota il portavoce dell’ufficio del primo ministro Benjamín Netanyahu ha dichiarato che “il Gabinetto (Comitato ministeriale per gli affari della Sicurezza nazionale) ha dato istruzione alle forze della Difesa di Israele perché continuino ad usare la forza contro gli elementi terroristi”. (agg. di Dario D’Angelo)

FRANCIA, “PREVALGA MODERAZIONE”

Pioggia di missili e colpi di mortaio tra Israele e Palestina: sinceramente non una novità, ma la nuova escalation di tensione porta alcuni esperti di Medio Oriente a parlare già di quarta guerra di Gaza. La Striscia sta vivendo settimane a dir poco incandescenti: come riportato da Il Fatto Quotidiano, poche ore fa una fonte militare israeliana aveva annunciato:”Siamo più vicini che mai ad un’operazione su vasta scala a Gaza. Manderemo rinforzi al sud. Se necessario i residenti delle comunità confinanti con la Striscia saranno evacuati”. Vista la situazione, in nottata il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Avigdor Lieberman hanno tenuto una riunione d’emergenza necessaria a studiare le prossime mosse. 

La situazione è a dir poco esplosiva, come confermato dall’intervento del ministero degli esteri francese, che ha auspicato “che la moderazione prevalga e che il cessate il fuoco venga rispettato da tutte le parti, per evitare nuove vittime civili”. Parigi sostiene “la revoca del blocco, nel rispetto delle preoccupazioni di sicurezza di Israele, e dalla concretizzazione della riconciliazione inter-palestinese nonché il completo ritorno dell’Autorità Palestinese a Gaza”. (agg. di Dario D’Angelo)

ISRAELE PROSEGUE COI BOMBARDAMENTI

Gli annunci di Hamas sulla fine delle ostilità non hanno fermato affatto Israele dal rispondere ai 180 razzi sparati dalla Striscia di Gaza contro le città frontaliere. La risposta immediata è stato un raid che ha provocato la morte di tre persone tra cui una donna incinta e la sua figlioletta di appena un anno e mezzo. Le sirene, dunque, sono tornate a suonare a ridosso di Gaza preannunciando uno scenario apocalittico. E c’è già chi parla di quarta guerra di Gaza. Ma mentre nessuno, a Gerusalemme, crederebbe all’annuncio di Hamas, dall’altro lato c’è chi accusa Israele di voler sabotare i colloqui di pace in corso in Medio Oriente. Come riporta TgCom24, è stato proprio il portavoce di Hamas, Fazi Barhoum a commentare: “L’escalation dei razzi sulla Striscia di Gaza e l’attacco alla resistenza palestinese mentre la nostra delegazione è arrivata al Cairo per i colloqui di pace prova che Israele vuole ostacolare gli sforzi dell’Egitto e dell’Onu di raggiungere una calma a lungo termine”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

3 MORTI, DONNA INCINTA E FIGLIA TRA LE VITTIME

Tra le vittime dei nuovi scontri tra Gaza e Israele c’è anche una giovane mamma palestinese incinta e la sua bambina di un anno e mezzo. Nuovi scontri nella notte con bombardamenti dell’esercito israeliano in risposta agli oltre 100 razzi lanciati dalla Striscia. Mamma e figlia, come riferisce Repubblica.it, sono morte sotto le bombe a Jafarawi, nella parte centrale dell’enclave palestinese. A loro si aggiunge una terza vittima dei nuovi bombardamenti, un uomo anche lui palestinese di 30 anni. Nel mirino dell’esercito israeliano ci sono stati 150 obiettivi di Hamas, in risposta al lancio di 180 razzi dalla Striscia di Gaza. In riferimento ai feriti, al momento se ne contano almeno 11 in Israele, tra cui una donna thailandese che risulta essere in gravi condizioni. La nuova escalation di attacchi e sangue arriva in un momento in cui sembrava sempre più possibile una tregua tra Hamas e Israele, anche grazie alla mediazione dell’Egitto e al sostegno delle Nazioni Unite. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

HAMAS HA LANCIATO 150 MISSILI, RISPOSTA IMMEDIATA

Continua purtroppo a scorrere il sangue tra Gaza e Israele con gli attacchi che non si fermano. Nella notte tra mercoledì e giovedì infatti Israele ha bombardato la Striscia di Gaza ricevendo in risposta ben 150 missili da parte del gruppo terrorista di Hamas. Sono morti tre palestinesi, tra cui una donna incinta e il suo piccolo di diciotto mesi. Quest’ultima notizia è stata resa nota dal Ministero della Salute palestinese. Sale invece a undici il numero delle persone ferite a Sderot in Israele, queste hanno riportato ferite da razzi e una donna è in fin di vita in ospedale. Israele ha fatto sapere di aver colpito oltre 140 obiettivi a Gaza, rispondendo al lancio di missili. Sono stati 25 quelli intercettati da Iron Dome, un sistema di difesa missilistico israeliano, per gli altri non c’è stato però niente da fare e sono caduti nel sud del paese. Per fortuna molti sono finiti su zone disabitate, ma sei hanno devastato in gran parte la cittadina di Sderot.

ANCORA SANGUE TRA GAZA E ISRAELE

Wafa, agenzia di stampa palestinese, sottolinea come nello scambio di fuoco tra Gaza e Israele ci siano stati ben 12 feriti tra i palestinesi stessi con un morto appartenente ad Hamas. Pare che la scintilla che abbia fatto scoppiare ulteriormente il conflitto sia scoccata per l’omicidio di due membri di 23 anni di Hamas che erano stati uccisi dall’esercito dell’Israele nel nord della Striscia stessa. Dalla Palestina si parla di droni, mentre dall’Israele addirittura di un carroarmato. Pare che Israele ora stia predisponendo l’evacuazione di tutti quei suoi residenti nelle zone che confinano con Gaza per evitare ulteriori problemi. Intanto un comandate dell’esercito israeliano, secondo Haaretz, sottolinea come si stia già parlando di una battaglia di Gaza.





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