BUY ONLINE/ Natale si avvicina, è tempo di regali. Ma gli Italiani come comprano sul web?

- La Redazione

La ricerca dell'occasionissima, del prezzo imbattibile nell'era di internet ha trovato la sua dimensione e la sua massima espressione. Siti per la comparazione automatica dei prezzi, metodi di pagamento sempre più rapidi e sicuri sanno trasformando gli italiani in un popolo di compratori online? E dove è meglio comprare? MARINO PETRELLI lo spiega ai lettori de ilsussidiario.net

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Si avvicina il Natale e, si sa, è corsa all’ultimo regalo. Nonostante la crisi, che frenerà i consumi di quasi il 10 per cento e farà sì che delle tanto desiderate tredicesime ne resterà solo un quarto dopo aver pagato bollette, mutui, rc auto e spese varie per la casa, lo shopping per molti consumatori è ormai un appuntamento irrinunciabile. Anche on line. Uno studio condotto da Kelkoo, uno dei più noti siti di e-commerce per la comparazione dei prezzi a livello europeo con circa 20 milioni di visitatori mensili, ha fotografato le abitudini di coloro che nel “bel paese” si affidano a internet per i propri acquisti mettendo in evidenza alcuni dati interessanti. Dal sondaggio emerge che l’83 per cento dei visitatori compra regolarmente sul web perché i prezzi sono molto più vantaggiosi e che prodotti di elettronica e telefonia rimangono i “best seller”, catturando l’attenzione del 70 per cento dei visitatori davanti ai pacchetti viaggio (con il 46 per cento) e a libri, cd e dvd con il 45 per cento. Riguardo ai sistemi di pagamento, per anni uno dei limiti alla diffusione del commercio elettronico causa la forte percezione di insicurezza del mezzo da parte di molti utenti, la carta di credito viene usata da poco meno il 60 per cento degli compratori on line e il contrassegno al ricevimento della merce dal 35.51 per cento, mentre il 40 per cento si è servito dei servizi PayPal.

Quanto al profilo dei protagonisti degli acquisti on line, la ricerca dice che gli uomini sono in leggera maggioranza rispetto alle donne (57, 43 contro 42,57 per cento), che il 58,47 per cento appartiene alla fascia di età compresa fra i 25 e i 45 anni e che c’è una sostanziale equa ripartizione (47 contro 53 per cento) fra chi vive in città e chi invece fuori dai grossi centri urbani. Un ultimo dato santifica l’importanza e il gradimento dei siti di comparazione dei prezzi come Kelkoo presso gli internauti: la facilità nel trovare il prodotto cercato è infatti motivo di estrema soddisfazione e lo attesta il 92 per cento del campione oggetto di indagine. In una fase di generalizzata crisi economica, i siti per la comparazione dei prodotti on line si candidano a fare da vera e propria guida per gli acquisti per i tanti consumatori in cerca dell’occasione giusta e diventano una piazza commerciale irrinunciabile (pena il rischio di dare eccessiva visibilità ai concorrenti) per i produttori di beni di largo consumo.

Vendere sicuro online, si può. Ne è convinta la Polizia postale e delle comunicazioni che, con eBay, lancia un nuovo progetto di prevenzione e aiuto a chi esercita e-commerce. Per dare supporto a questa campagna di prevenzione è stato attivato anche un sito internet (www.venderesicuro.it) dove poter trovare tutte le informazioni necessarie per usare la rete con professionalità e sicurezza, partendo da un principio semplice: più si danno garanzie all’acquirente, maggiori saranno le vendite. Dal 15 febbraio 2006 al 30 settembre 2008 sono state oltre 32 mila le richieste di informazioni arrivate al commissariato, quasi 29.500 le segnalazioni di truffe e 13.230 le denunce, la maggior parte proprio da parte di utenti di siti di e-commerce. eBay, nel 2007 ha rimosso dal sito oltre 2 milioni di inserzioni sospendendo 5 mila utenti e permettendo alle forze dell’ordine di arrestare 518 persone in tutto il mondo. L’importanza della sicurezza è confermata dal fatto che nel 2006 il 12 per cento degli individui non ha effettuato ordini online a causa delle preoccupazioni derivanti dall’uso della carta di credito e dei propri dati personali.

La Commissione europea ha varato proposte in materia di diritti su base europea per agevolare gli acquisti via internet e non. La nuova proposta garantirà, indipendentemente dal paese dell’Unione europea in cui si acquista, informazioni chiare in materia di prezzi, oneri addizionali e costi. Essa contempla il commercio elettronico nell’ambito di un ampio riesame e miglioramento dell’attuale impalcatura Ue dei diritti dei consumatori sia online che in negozi veri e propri. 150 milioni di cittadini europei – un terzo della nostra popolazione – fa acquisti tramite internet. Soltanto 30 milioni di loro fa acquisti transfrontalieri on line nell’Ue. Nel complesso gli acquirenti transfrontalieri spendono una media di 800 euro all’anno, pari a un totale di 24 miliardi di euro. La direttiva sui diritti dei consumatori riguarda i contratti relativi a vendite di beni e servizi tra imprese e consumatori business-to-consumer (B2C). In generale sono coperti tutti i contratti, vale a dire gli acquisti fatti in un negozio, a distanza o lontano dai locali dell’azienda. La direttiva fa obbligo al commerciante di fornire al consumatore un insieme di informazioni chiare, ad esempio gli si devono comunicare le caratteristiche principali del prodotto, l’indirizzo geografico e l’identità del commerciante, il prezzo tasse comprese, tutti i costi addizionali, le spese di consegna o postali. Il commerciante disporrà di un massimo di 30 giorni di calendario per consegnare il bene al consumatore a decorrere dalla firma del contratto. E’ previsto un periodo di ripensamento valido su scala Ue pari a 14 giorni di calendario nel caso cambiaste idea. Per dare ai consumatori maggiore certezza vi sarà un unico gruppo standard di strumenti di ricorso disponibili per tutti i consumatori che hanno acquistato un prodotto difettoso (vale a dire riparazione o sostituzione in primo luogo, seguite poi dalla riduzione del prezzo o dal rimborso dell’importo versato).

(Marino Petrelli) 





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