VERSO IL MEETING/ Snaidero: a Rimini per parlare (e dare un lavoro) ai giovani

- int. Roberto Snaidero

Come spiega ROBERTO SNAIDERO, il Meeting di Rimini sarà l’occasione per presentare le iniziative di Federlegno per in giovani, incluse 50 assunzioni nelle aziende associate alla federazione

Snaidero_RobertoR439 Roberto Snaidero (Infophoto)

FederlegnoArredo torna al Meeting di Rimini per la quarta volta. La federazione delle aziende del legno e dell’arredo sarà presente alla settimana riminese con tre incontri inseriti nel programma ufficiale del Meeting, una serie di dibattiti nello stand esclusivo e una mostra dal titolo “Un pezzo di legno non è solo un pezzo di legno”. FederlegnoArredo presenterà inoltre le sue due iniziative nel campo dell’educazione, Its e Polo formativo. C’è però anche un’iniziativa molto importante per i giovani che saranno presenti in fiera, con un progetto che prevede la possibilità di un inserimento nel mondo del lavoro. Ci racconta tutto Roberto Snaidero, Presidente di FederlegnoArredo.

Perché avete deciso di partecipare a questa edizione 2014 del Meeting di Rimini?

Quello che ho visto l’anno scorso è un ambiente veramente eccezionale di giovani, cui voglio fare vedere che cosa è il settore del legno arredo. È per questo che la nostra partecipazione al Meeting di Rimini è molto corposa.

A Rimini presenterete il vostro polo formativo del legno e arredo. Di che cosa si tratta?

Il polo formativo per il legno arredo è una realtà che sorge a Lentate sul Seveso in Brianza. Abbiamo voluto creare una scuola per le professioni del legno e arredo. Dal momento che in Italia abbiamo un know-how unico nel mondo, dobbiamo per forza di cose tramandare ai nostri giovani quello che i nostri vecchi hanno saputo fare e creare nell’ambito del settore del mobile. Da qui parte il presupposto per lanciare questo polo formativo, che ho visitato recentemente constatando di persona che è una realtà eccezionale. Il merito è anche degli studenti che lo frequentano e che sono davvero interessati e desiderosi di conoscere. A settembre partirà inoltre un’altra iniziativa di FederlegnoArredo, il corso Its, un post diploma per tecnici commerciali specializzati nel settore del legno.

Nel vostro stand ci saranno anche dei ragazzi del polo formativo. Come mai?

Il nostro obiettivo è quello di mostrare ai ragazzi che visiteranno il Meeting di Rimini i loro colleghi e amici della stessa età, in modo che parlino con loro e capiscano quello che stanno facendo.

Sono previsti anche degli incontri ai quali parteciperanno degli imprenditori appartententi alla vostra federazione. Come mai questa scelta?

Ogni anno nello stand di FederlegnoArredo organizziamo degli incontri sui problemi del nostro settore cui parteciperanno dei miei colleghi associati alla federazione. Discuteremo di opportunità e sfide del settore del legno e dell’arredo. A maggior ragione la gente parteciperà perché già l’anno scorso c’è stato un grande afflusso di pubblico, con risultati positivi.

 

Quali altre iniziative presenterete nell’ambito del Meeting?

Lanceremo la nostra iniziativa “Progetto giovani. Cinquanta giovani per FederlegnoArredo”. È direttamente collegata al corso Its del Polo formativo del legno arredo. Il nostro è un appello ai giovani: “Venite in Federlegno che poi noi vi impiegheremo nelle nostre aziende associate”. Si tratta di un’idea del tutto nuova che svilupperemo nei prossimi giorni e che intendiamo portare avanti fino al suo compimento.

 

Che cosa offrirete a questi giovani?

Offriremo uno stage o un contratto di formazione e lavoro. Inseriremo questi giovani nelle aziende a seconda della zona in cui vivono, e li impiegheremo in accordo alle normative di legge.

 

Il vostro settore può offrire occupazione ai giovani anche in tempi di crisi?

È chiaro che noi non stiamo affrontando una crisi limitata al settore del Legno e Arredo, bensì una crisi generale. Ciò di cui abbiamo bisogno è mostrare o confermare in tutto il mondo che il Made in Italy è ancora valido e può contare su vari giovani in grado di portare avanti questi progetti.

 

(Pietro Vernizzi)







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