PENSIONI/ Dal 7 marzo, sopra i 1.000 euro stop ai contanti

- La Redazione

Da marzo prossimo per effetto di un provvedimento contenuto nella manovra finanziaria, le pensioni che superano i mille euro non potranno essere erogate in contanti.

Inps_SportelloR400 Foto Imagoeconomica

Non saranno pochi gli anziani per i quali la misura rappresenterà uno scombussolamento della propria vita e delle abitudini di sempre. Da marzo prossimo, infatti, per effetto di un provvedimento contenuto nella manovra finanziaria, le pensioni che superano i mille euro non potranno essere erogate in contanti. Migliaia di anziani abituati ad andare alle poste o in banca per ritirare, una volta al mese, quanto gli spetta dovranno, nella stragrande maggioranza dei casi aprire un conto in banca. Si tratta di una norma introdotta allo scopo di agevolare il funzionamento delle poste, tipicamente caratterizzate da code interminabili, all’inizio e alla fine del mese, costituite da pensionati in attesa del loro assegno. Contestualmente, assieme alla norma che vieta l’utilizzo di contanti per pagamenti sopra i 500 euro, va nella direzione di diffondere la cultura del pagamento mediamente strumenti elettronici che rendono tracciabili tutti. In sostanza, in ogni caso molti anziani potrebbero doversi trovare ad imparare a usare bancomat o carte di credito. Una norma che, d’altro canto, non è sfuggito a nessuno che agevolerà parecchio le banche. Queste, infatti, sono in crisi di liquidità e non c’è niente di meglio di un numero elevato di persone che, da un giorno all’altro, si trovano costrette ad aprire un conto presso una delle loro filiali. E sborsando, in futuro, tutte le annesse spese di gestione. Tornado ai pensionati: l’Inps ha inviato ha 450 mila cittadini che percepiscono l’importo del loro assegno in contanti altrettante comunicazioni in cui li inviato, entrano febbraio, di provvedere a trovare e comunicare modalità di riscossione alternative. In particolare, l’adeguamento dovrà essere fatto entro il 6 marzo, mentre dl 7 non potranno più essere erogate cifre liquide superiori ai mille euro. Nel frattempo, la Spi-Cgil, il comparto pensionati del sindacato con il maggior numero di iscritti, è  sul piede di guerra e fa sapere che non intende digerire la legge che impedirà l’erogazione in contanti sopra i mille euro. In particolare, si rivolge alla stessa Inps, chiedendo un atteggiamento passivo nei confronti del governo.

Il segretario generale di categoria, Carla Cantone, afferma: «è del tutto incomprensibile l’imposizione del governo di bloccare l’erogazione in contanti delle pensioni sopra i 1.000 euro. In questo modo, infatti, i pensionati saranno obbligati per decreto ad aprire un conto corrente bancario o postale».





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