IL CATALOGO/ 32 numeri monografici in 7 anni

- La Redazione

Il catalogo dei Quaderni pubblicati dal 2005 al 2012. Un percorso che è testimonianza della possibilità di costruire una scuola rischiando sulla libertà di educazione 

cover_bis439 Le copertine degli ultimi due Quaderni stampati

I titoli del 2005 (L’unità di apprendimentoIl portfolioCostruire percorsi personalizzatiIl secondo ciclo del sistema educativo) dicono il sentiero intrapreso e i passi verso la meta, che è sempre la testimonianza della possibilità di costruire una scuola rischiando sulla libertà di educazione e comunicando un’esperienza dentro un’intelligente didattica delle discipline.
Su questa scia, l’anno successivo, la redazione si è misurata con la proposta del laboratorio (n. 5) e la riforma dei licei (n. 6), ha voluto testimoniare, raccogliendo in due CD, per celebrare i trent’anni della rivista, le esperienze didattiche nate dentro il confronto critico con il testo Il rischio educativo di don Luigi Giussani per riaffermare che Un’altra scuola è possibile (n. 7) e perché ci sono tanti Insegnanti all’opera (n.8).
Nel 2007 la rivista ha raccontato proprio questo essere all’opera insieme per una scuola come comunità di persone, luogo e strumento di professionisti dell’insegnamento-apprendimento intenzionale, significativo e critico (n. 9-10-11). Il n. 12 ha documentato che il ruolo dell’insegnante è quello di un professionista in un’équipe di professionisti con il compito di educare insegnando e che non può essere concepito né in termini di monade autosufficiente o di precettore isolato, né di un funzionario con compiti esecutivi-burocratici, né di un tecnico facilitante apprendimento.
Nel 2008 Libertà di educazione ha riproposto in termini nuovi l’alleanza tra genitori e docenti, ricordando che un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia è risorsa per la professione docente (n. 13); ha messo in evidenza le ragioni, i problemi, le condizioni dell’educazione del cuore, che è ragione ed affettività, motore dell’apprendere e del conoscere, elemento tipico dell’essere uomini(n. 14).
Alla Scuola liquida (n. 15) si è opposto l’impegno a costruire la scuola dell’“educare insegnando” che non può e non vuole negare la realtà, come meta di ogni educazione, e le discipline come punti di vista sul reale da proporre agli alunni con l’arte della didattica.

Il numero (16), intitolato Un voto alle scuole, affronta la valutazione esterna degli istituti scolastici e l’autovalutazione delle singole scuole. È un invito a considerare la scuola in cui si insegna, un’espressione del proprio lavoro, un ambiente da costruire e vivere da protagonisti insieme a tutti i soggetti vivi della società, amanti dell’educazione e della libertà.
Dal numero 17 al 20 si affrontano quattro delle problematiche all’ordine del giorno nel 2009: I media e l’apprendimentoScuola media e dintorniCittadinanza e CostituzioneIl corpo a scuola.
Il numero 21 (aprile 2010), dal titolo Le botteghe dell’insegnare, racconta il tentativo dei soci di Diesse di “fare scuola imparando” l’un l’altro insieme ad un maestro. 
Degli ultimi due anni basta leggere i titoli per rendersi conto che la strada è ormai segnata, I quaderni di libertà di educazione sono voce e strumento di tutti e per tutti coloro che intendono prendere sul serio il loro essere uomini prima che lavoratori in scuola: Lezioni d’autore – dal Nido all’Università(n. 22, giugno 2010); Il volto nuovo della Secondaria – A ciascuno il suo lavoro (n. 23 – luglio 2010); L’arte di fare scuola – come impararla insieme (n. 25 gennaio 2011); Profili docenti – Una professionalità in movimento (n. 28, ottobre 2011); Disabili a scuola. Protagonisti insieme (n. 30, giugno 2012).
Vengono inoltre messe a fuoco le questioni dell’insegnare e dell’imparare per competenze senza finire nel corteo di chi contrappone competenza a conoscenza: Competenze e valutazione – La scuola alla prova (n. 27, luglio 2011); Sul narrare – Ipotesi ed esperienze (n. 26 maggio 2011); Insegnare a ragionare – L’argomentazione a scuola (n. 24 – ottobre 2010); La memoria a scuola. Né strega, né fata (n. 29, febbraio 2012).
L’ultimo è un numero doppio: tenta di fare il punto su alcune parole chiave del fare scuola, lezione e cultura in questa fase di formazione e reclutamento dei docenti che finalmente sembra, bene o male, avviata. Si intitola L’ABC…Z dell’insegnante. Voci per una didattica responsabile (n. 31-32, agosto 2012).

Gli abstract dei 32 numeri della rivista cartacea li trovate qui e queste sono le modalità per richiederli.





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