ARTIGIANO IN FIERA/ Le borse e gli abiti che nascono dalle sciarpe

- La Redazione

Sperimentare e non mettendo limiti alla creatività del mio team sono scaturite idee bellissime. Provando e riprovando, da errori possono nascere idee, dice VIVIANA PICCHI

artigiano_in_fiera-_sciapre_cappuccio_R439 Lo stand Col Dusciè ad AF Artigiano in Fiera

Viviana Picchi è la giovane proprietaria di Moda Plus, azienda toscana nata nel 2008 e che produce articoli di abbigliamento con i tessuti delle sciarpe: è così che da due sciarpe nascono borse di lana, e da sei un plaid o una mantella. Le lavorazioni manuali danno vita a modelli unici e a capi limitati, dai prezzi accessibili e ben riconoscibili: su ogni prodotto, sia esso una borsa o una sciarpa-cappuccio, sono incastonati due bulloncini d’oro, simbolo della collezione Col Dusciet, dove il caldo dei tessuti rievoca l’intimità e il calore casalingo. Battesimo per l’azienda ad AF-Artigiano in Fiera, che varca il confine della bottega per la prima volta. Per l’occasione sono stati create tutte le etichette e i marchi con l’obiettivo di far conoscere alla gente i prodotti.

Viviana, come è nata la sua attività?

Questo progetto che, abbiamo chiamato Col Dusciet Private Baita, nasce sulla scia della tradizione degli Appennini pistoiesi di creare da tele di sciarpe, capi di abbigliamento nuovi e originali. Dall’idea di assemblare sciarpe è nata un’intera collezione: borse la cui particolarità è l’abbinabilità con le sciarpe e altri articoli assolutamente nuovi come la sciarpa-cappuccio, bordato rigorosamente a mano con almeno 2 metri e 20 di filo. Ogni nostro articolo è un pezzo unico e se può essere simile a un altro non sarà mai uguale perchè l’assemblaggio è fatto in modo del tutto artigianale, da me o dalle persone che lavorano per me, che mixano le stoffe secondo il proprio gusto. Tengo a precisare che nessuna macchina può produrre la bordatura del cappuccio fatta a “punto cavallo”.

Cosa l’ha spinta a iniziare un’attività artigianale?

Avevo già lavorato nel settore dell’abbigliamento per dieci anni immaginando ciò che poteva piacere ai clienti: qualcosa che potesse essere comodo da indossare, esteticamente bello e che attirasse l’attenzione. Casualmente ho avuto fra le mani dei teli di sciarpa e ho pensato immediatamente che l’applicazione era stata fatta davvero in modo poco interessante: andava fatto qualcosa di più innovativo. Alcuni pezzi della collezione sono nati così… per caso.

Cioè?

Spesso si dice che le cose più belle nascano casualmente e io ci credo fermamente. Sperimentare e non mettendo limiti alla creatività del mio team sono scaturite idee bellissime. Provando e riprovando, da errori possono nascere idee. Ad esempio, buttando un telo di sciarpa su una borsa abbiamo avuto lo spunto per creare un pezzo unico e originale. Una volta, in atelier, una ragazza ha indossato due teli di sciarpe e uno di questi era rotto: ha passato l’altra sciarpa in mezzo al buco creando un fiocco. Ecco, questo modello sarà inserito nella nuova collezione.

 

Ci vuole, comunque, una buona dose di manualità e professionalità artigianale..

 

Sicuramente, ma non basta. Ci vuole fantasia e la voglia di non arrendersi alla prima difficoltà. Ad esempio, ho chiesto a molti di produrre la mantella che vendiamo nel nostro stand e nessuno è stato in grado di fare ciò che avevo in mente. Un giorno, a casa, ho cominciato a sperimentare assemblando pezzi di stoffa e, alla fine, me la sono cucita addosso da sola. Quindi, non occorre accontentarsi dei campioni che ti vengono proposti, ma continuare a provare finchè non concretizzi la tua idea.

 

Da chi è formato il suo team?

 

Sono tutti artigiani, le sarte in particolare, che cuciono i teli su materiali rigidi come le borse, assemblano le sciarpe. Un lavoro che richiede grande pazienza e manualità. Creare un pezzo unico è il nostro orgoglio, ma è anche un limite perchè i pezzi sono limitati.

 

Chi sono i suoi clienti?

 

Non c’è un target preciso di acquirente. I modelli sono molto portabili, le fantasie sono ampie e vanno dalla classica tinta unita ai colori vivaci, passando a quelli più soft. Abbiamo incontrato l’apprezzamento delle più giovani ma anche di signore in età più avanzata.

 

Perchè ha scelto AF-Artigiano in Fiera come debutto?

Avevo sentito parlare di questa fiera da molti colleghi che mi dicevano che era anche un’esperienza interessante e quindi ho associato una nuova idea, la Col Dusciè, ad un posto, in questo caso AF. Rimarranno legati sempre.

 

Novità per il 2013?

 

Il lancio una borsa, sempre in maglia, ma reversibile, la sciarpa con il fiocco di cui parlavo prima e l’evoluzione più raffinata ed elegante della sciarpa-cappuccio, nostro prodotto di punta.

 

Come vede la sua attività fra due o tre anni?

 

Se resistiamo, mi piacerebbe aprire dei piccoli monomarca in cittadine di montagna.

 

(Federica Ghizzardi)







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