BERLUSCONI/ Il caso “bunga bunga”: “Più mi attaccano più resisto”

- La Redazione

Berlusconi replica sullo scandalo bunga bunga

Berlusconi_Podio_Pdlr115 Silvio Berlusconi (foto Ansa)

“Spazzatura mediatica” dice Silvio Berlusconi a proposito del caso Ruby, alla ragazza marocchina che avrebbe partecipato a feste a casa del premier. «Ho già detto la cosa, non ho mai fatto interventi di un certo tipo: ho semplicemente segnalato che c’era una persona che si proponeva per l’affidamento. Tutto qui».

I giornalisti hanno incontrato il premier ieri sera mentre partiva per il Belgio, dove deve partecipare al consiglio europeo. Chiedono se è vero che Palazzo Chigi abbia chiamato la questura affinché Ruby venisse rilasciata: «Non credo assolutamente attraverso Palazzo Chigi. C’è solo stata una telefonata per trovare qualcuno che potesse rendersi disponibile all’affidamento per una persona che ci aveva fatto a tutti molta pena perché aveva raccontato a tutti una storia drammatica a cui noi avevamo dato credito. Tutto qui».

Poi Berlusconi trova il tempo di scherzare: «Per il resto vedo che c’è un’abitudine della sinistra a fare attacchi. Ho saputo che hanno un motto ben preciso da seguire, che fa ‘un attacco al giorno leva Berlusconi di torno’. Temo che saranno delusi. Oggi ne ho ricevuti due di attacchi e quindi il motto diventa ‘due attacchi al dì mi faranno restare… sempre lì’». Scherza anche sul tormentone bunga bunga: «No, ‘bunga-bunga’ è una cosa seria. Intendiamoci, è una cosa seria. Il motto, invece, è forse meno serio e resteranno delusi».

Intanto la questura di Milano avvisa che da parte loro non c’è stato alcun trattamento di favore nei confronti di Ruby dopo la telefonata della Presidenza del Consiglio. Ruby si trovava in questura perché una sua coinquilina l’aveva accusata di aver rubato 3mila euro. Rimase in questura per sei ore, dove vennero eseguiti tutti gli accertamenti del caso. In mancanza di posto in comunità di accoglienza, d’accordo con il Tribunale dei Minori, venne affidata ad una persona che si era offerta di prendersene cura: Nicole Minetti, l’igienista dentale di Berlusconi anche consigliere regionale della Lombardia. Intanto viene ribadito ufficialmente che Berlusconi non è indagato.

Le ultime parole di Ruby, dopo il polverone degli ultimi giorni, rilasciate a La Stampa: la verità è stata «manipolata», perché «io sono stata a casa del premier solo una volta, ma lui pensava che fossi una 24enne. Appena ha scoperto che io ero minorenne non ha più voluto rivedermi». Di Lele Mora dice che gli vuole un bene dell’anima perché ha cercato di adottarmi mentre di Emilio fede dice di averlo visto una volta a casa di Berlusconi. Se Lele Mora non rilascia dichiarazioni, Fede ha detto: «Nulla è più lontano da me dall’idea dell’incitamento o dello sfruttamento della prostituzione».





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