BAGNASCO/ “Dialogo nella famiglia e nella politica”: il discorso alla messa prenatalizia della Sapienza

- La Redazione

Le parole del cardinal Bagnasco alla messa prenatalizia alla Sapienza

bagnascoR400 Il Cardinale Angelo Bagnasco (Ansa)

Il presidente della Cei Cardinal Bagnasco ha parlato durante la messa prenatalizia all’università La Sapienza. “I politici devono essere animati da un pensiero onesto e dalla consapevolezza di rappresentare persone che vogliono guardare con fiducia a loro”.

Nel corso del suo discorso, il cardinale ha anche detto: “C’è bisogno di apertura e dialogo nella famiglia, nella società, nelle articolazioni dello stato che altrimenti si inceppano” e questo “vale anche per la politica”. Erano presenti diversi parlamentari, tra cui il leader e il segretario dell’Udc, Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa, l’ex presidente del Senato Marcello Pera ed esponenti politici dei diversi schieramenti come Paola Binetti e Dorina Bianchi (Udc), il vicesindaco Mauro Cutrufo (Pdl), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, Giorgio Tonini e Maria Pia Garvaglia (Pd); il capogruppo dell’Idv Felice Belisario e capogruppo e vicecapogruppo del Pdl Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello.

Il cardinale ha invitato i politici a promuovere “un dialogo vero. Perché il dialogo non diventi una nebbia di parole deve rispettare alcune leggi: prima di tutto ci vuole la volontà di dialogare perché se la volontà è inquinata manca la voglia di ascoltarsi. Allora diventa un dialogo tra sordi, dove tutto è distorto e urlato nei toni e nelle parole”. Monito al mondo politico: “Il mondo politico è chiamato ad essere un punto di riferimento dell’arte del dialogo” e i politici devono essere animati “da un pensiero onesto e dalla consapevolezza di rappresentare persone che vogliono guardare con fiducia a loro”.

“Il dialogo vero – ha osservato Bagnasco – ha le sue leggi: innanzitutto serve la volontà di dialogare. Se la volontà di dialogo è inquinata e occorre sforzarsi per ascoltare, allora nasce un dialogo tra sordi e tutto è distorto e a volte urlato nei toni, nei modi e nelle parole”, ha sottolineato il cardinale, che ha invitato i politici a dialogare ricordando che "il mondo politico è chiamato a essere un punto di riferimento dell’arte del dialogo, lo spazio per l’incontro di persone, del confronto delle idee e del rigore con se stessi”.







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