GOVERNO/ Souad Sbai lascia Fini e torna nel Pdl: nel Fli c’è profondo malessere

- La Redazione

SOUAD SBAI LASCIA FLI E TORNA AL PDL - "Non sono stata comprata e non voglio posti. Lascio il gruppo di Futuro e Liberta’ alla Camera e torno nel Pdl, perche’ la situazione non e’ piu’ accettabile"

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SOUAD SBAI LASCIA FLI E TORNA NEL PDL – CONFERENZA STAMPA: «Oggi ritorno con il Pdl per continuare il lavoro iniziato. Non c’è niente dietro e niente contro il presidente Fini, spero che rispetti la mia decisione. In Fli c’è malessere e anche altri la pensano così, ma non faccio nomi, io parlo per me». Souad Sbai, deputata di Futuro e Libertà e Presidente dell’Associazione donne marocchine in Italia, ha annunciato così il suo abbandono al gruppo parlamentare di Futuro e Libertà per tornare nel Popolo della Libertà.

Al suo fianco, nella conferenza stampa nella sala Colletti della Camera, Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto: «È una decisione molto sofferta così come fu la prima. Oggi non ci sono più le condizioni per andare avanti: il nostro Paese non ha bisogno di un continuo litigio». Tra i motivi di questa scelta un grande peso hanno «le uscite di diversi colleghi e l’unione anomala con altri partiti che non fa parte della cultura di centrodestra».

«Non sono una che si vende, non voglio posti e non ho chiesto nulla a nessuno. Ho chiamato Bondi e Cicchitto e mi hanno accettata ma sarei andata anche al gruppo misto», ha chiarito la Sbai.

La decisione è stata comunicata al Presidente della Camera: «Ha tentato di convincermi a restare perchè questo fa parte della politica. Ho fatto capire le mie perplessità, il mio malessere. Non potevo dirgli “O me o Granata”».

Nell’intervista pubblicata quest’oggi su IlSussidiario.net Souad Sbai denunciava il suo disagio e attaccava il falco finiano Fabio Granata: «Lui ha in mente l’alleanza con Di Pietro e porta avanti il suo progetto. Io invece non ho nulla contro il mio governo e contro il Pdl. Voglio portare avanti il programma che la gente ha votato».

 

«A volte sembra proprio che cada dalle nuvole – aggiungeva la deputata -, ma dove ha vissuto in tutti questi anni? Berlusconi è stato votato dal popolo italiano e va rispettato. Aggiungo un’altra cosa, non è corretto dichiarare che la maggioranza è piena di mafiosi, senza fare nomi. Se fossi a conoscenza di una cosa del genere andrei al primo Commissariato a sporgere denuncia. In questo modo porta avanti, invece, un tipico atteggiamento mafioso».

La scelta di aderire a Fli era nata per ragioni di lealtà: «Sono stata eletta nel Pdl in quota An. È il partito che ha creduto in me, prendendosi dei rischi perché per la prima volta il centrodestra candidava una straniera. Io non vengo dalla politica e nel mio dna c’è la lealtà. Per questo, dopo quello che è successo, ho deciso di non abbandonare chi mi aveva teso la mano invitandomi a portare le mie battaglie in Parlamento».

In vista della fiducia di settimana prossima, il voto su Cosentino di ieri aveva creato altre polemiche nel gruppo: «Il voto è segreto, ma anche i numeri fanno capire che una parte dei finiani ha votato con il governo. D’altronde il malessere c’è, inutile poi andare in televisione a dire che il gruppo è compatto».

Souad Sbai tra le linee dei futuristi già in passato aveva espresso la sua contrarietà ad “alleanze anomale” e probabilmente il “laboratorio siciliano” (la quarta giunta Lombardo con il sostegno di Fli,Udc,Api e Pd) è stata, tra le altre, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: «No, guardi, se succede vado via – diceva questa mattina a IlSussidiario.net –. Non appoggio unioni anomale, la gente non capirebbe. Lo sanno tutti, non è la prima volta che lo dico. Io non ricatto nessuno, ma ho fatto una scelta. Mi sono presentata con il centrodestra e non ho la faccia tosta di andare a dire a chi ci ha votato che al Sud abbiamo un’alleanza diversa rispetto a quella che portiamo avanti in Parlamento».







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