ELEZIONI/ Berlusconi in Tv: Pdl primo partito. Milanesi spaventati da falce e martello
Berlusconi scende in campo in sostegno della Moratti, dopo la disfatta del primo turno. Lo fa con cinque interviste, la prima delle quali va in onda su Studio Aperto.
Berlusconi scende in campo in sostegno della Moratti, dopo la disfatta al primo turno delle elezioni amministrative milanesi, che l’hanno vista indietro di sette punti rispetto a Giuliano Pisapia. Il Cavaliere interrompe il silenzio di questi giorni con ben cinque interviste in altrettanti telegiornali. «Il vero risultato delle elezioni amministrative è che il Pdl è il primo partito italiano», ha detto nella prima delle cinque, a Studio Aperto. «E a questa maggioranza – ha proseguito il premier – , non c’è alternativa». Secondo il capo del governo, «l’alleanza tra Pdl e Lega è l’unica in grado di esprimere un governo stabile e credibile. Non c’è nessuna possibilità di una maggioranza alternativa alla nostra». La stoccata, poi, sul candidato del centrosinistra, emerso dalla primarie ed espressione del partito di Nichi Vendola: «a sinistra – ha detto -, come si vede nel capoluogo lombardo, prevalgono solo gli estremisti». In ogni caso, «il dato di Milano ci dice che i milanesi non hanno premiato né il Pd né il terzo polo: il risultato vero è che il Pdl resta il primo partito in Italia». Berlusconi si è detto convinto a scendere in campo anzitutto come cittadino. Tra le ragioni fondamentali, secondo lui, il fatto che i milanesi siano «turbati dalla presenza di manifesti con la Falce e Martello».
E ancora: «l’Expo è il futuro di Milano, eppure all’interno della sinistra ci sono i comitati del no». Se vincesse Pisapia, quindi, l’Expo sarebbe «a rischio». Una battuta, infine, su Napoli dove «il risultato del Pdl è buono se si considera che bisognava scardinare sistema di potere e di clientele che ha governato per 18 anni in modo disastroso e che si è di nuovo tutto schierato per appoggiare il candidato della sinistra estrema».
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