CRISI/ Berlusconi: sì alla tassa di solidarietà. Alle 19 il Cdm

- La Redazione

Il decreto per l'anticipo del pareggio di bilancio verrà esaminato oggi al Consiglio dei ministri, fissato per le ore 19. Sul tavolo le proposte di cui si parla da giorni

Berlusconi_Tremonti_CameraR400 L'atteso vertice tra Berlusconi e Tremonti (Imagoeconomica)

Il Consiglio dei ministri è stato fissato per questa sera alle 19. Sul tavolo il decreto per l’anticipo del pareggio di bilancio dal 2014 al 2013.
Il Cdm, inizialmente fissato per il 18 agosto, è stato perciò anticipato a prima della pausa di Ferragosto. Una decisione presa ieri al termine di una giornata molto intensa iniziata con l’audizione a Montecitorio del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, di fronte alle Commissioni parlamentari riunite di Camera e Senato. In serata al Quirinale il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rientrato anticipatamente dalle vacanze, ha voluto ricevere il governo (il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro Tremonti) e l’opposizione (il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e il presidente dell’Udc, Pier Ferdinando Casini).
I colloqui con il Capo dello Stato sono ripresi questa mattina a partire dal segretario del Pdl, Angelino Alfano (leggi l’intervista de IlSussidiario.net a questo link). Atteso anche il Presidente della Camera, Gianfranco Fini.
Sembra comunque sfumato un intervento massiccio sulle pensioni, anche se non si può escludere un’accelerazione per fermare i pensionamenti anticipati. Si continua a parlare invece di un “contributo di solidarietà” a carico del ceto medio-alto, come ha confermato il premier Berlusconi. Il capitolo “tagli alla politica” dovrebbe prevedere un ridimensionamento delle spese dei ministeri. Dopodiché liberalizzazioni e privatizzazioni, accorpamento sulla domenica delle festività non religiose e nuovo impulso alla lotta contro l’evasione.

Infine un anticipo di federalismo e l’accorpamento dei comuni più piccoli.
Dall’opposizione, intanto, arrivano segnali di apertura alla collaborazione. «Sogno un’opposizione che si affacci alla tv e dica che siamo pronti a votare tutte le misure che vanno nella direzione del risanamento e a farci carico della nostra quota di impopolarità». Con queste parole, il senatore del Pd, Marco Follini, ha chiesto al suo partito un cambio di linea. «Va bene voler ridurre Berlusconi a sindaco di Arcore – ha proseguito Follini – ma noi vogliamo che la consapevolezza della difficoltà del Paese sia più forte dello spirito di parte».





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