BEPPE GRILLO/ Washington Post: perché l’Europa trema davanti al suo terremoto?

- La Redazione

Il prestigioso Washington Post ha dedicato un lungo articolo a Beppe Grillo. In cui si ripercorre la sua avventura politica con qualche paragone azzardato e qualche luogo comune

beppegrilloR439 Beppe Grilo (Infophoto)

Assomiglia a Jerry Garcia (il musicista hippie dei Grateful Dead scomparso alcuni anni fa), fa battute sullo stile di Jon Stewart (noto comico americano dallo humour estremamente cinico e molto politicamente scorretto). Così il Washington Post descrive Beppe Grillo in un articolo pubblicato oggi. Continua l’articolo: lui dice che il mondo non ha nulla da temere dal più buffo uomo d’Italia. E allora, si chiede il Washington Post, perché l’Europa sta tremando davanti al terremoto che ha scatenato Beppe Grillo? Per rispondere, nel loro solito stile, gli americani consigliano di rivolgersi alla città conosciuta per “il parmigiano e il prosciutto” (sarebbe Parma, ma si sa che per gli americani noi siamo sempre un popolo di pizza e mandolino) dove il Movimento Cinque Stelle ha conosciuto il maggior successo eleggendo un sindaco. L’articolo ricorda il recente comizio di Grillo a Parma dove si scatenò contro Francia e Germania che vogliono prosciugare l’Italia. Sottolineano le minacce di Grillo come il referendum sull’euro o la richiesta di fare come Argentina ed Ecuador che hanno sospeso il pagamento dei debiti. Addirittura l’articolo si spinge a paragonare Grillo a Benito Mussolini per lo stesso tipo di rivoluzione condotta attraverso le piazze: il suo movimento, si dice, sta ottenendo grande successo e si piazza nei sondaggi dietro i due principali partiti nazionali. Poi fortunatamente viene detto che i grillini non hanno niente a che vedere con i seguaci di Mussolini. In breve si traccia una storia del movimento con i principali fatti relativi. Non c’è nessuna presa di posizione pro o contro, solo qualche dichiarazione di Grillo presa da precedenti interviste. Al proposito, si cita Grillo quando dice che lo paragonano ai nazisti e lo chiamano Hitler perché sta occupando lo stesso spazio che in Francia ha occupato Le Pen. Quello cioè degli scontenti della politica. Grillo spiega che loro non sono la stessa cosa, ma gente moderata, l’unica cosa rimasta in Italia prima di arrivare ai veri estremisti. Certo il fatto che un tale autorevole quotidiano abbia dato spazio a Grillo testimonia la notirietà raggiutna anche in America. Al momento non sembra che il leader dei Cinque Stelle abbia fatto commenti al proposito. 

L’articolo finisce sottolineando come la crescita del partito di Grillo possa mettere a rischio il futuro dell’Unione europea, in caso arrivasse a entrare in una maggioranza di governo. Ed è questa la maggior paura degli americani.





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