LEGGE ELETTORALE/ Napolitano: no a coalizioni che non possono governare

- La Redazione

Giorgio Napolitano esprime la sua preoccupazione davanti al possibile formarsi di coalizioni elettorali che una volta vinte le elezioni non siano in grado di governare. Un no deciso

napolitano_profilo Giorgio Napolitano (Infophoto)

Il capo dello Stato è intervenuto oggi sul tema della legge elettorale, legge che sembra finalmente aver trovato qualche possibilità di formulazione. Ieri infatti la commissione incaricata di valutarla aveva approvato la norma relative al voto di preferenza e alla percentuale per la coalizione vincente, calcolata nel 12,5%. Norma che era stata proposta dal Pdl e a cui Pd e Idv avevano detto di no. Ma il Pdl aveva trovato l’appoggio di Udc e Lega. Oggi Napolitano ha inviato un apposito messaggio al presidente del senato in cui commenta il testo base che è stato approvato dalla commissione affari costituzionali. Napolitano dice di considerare un fatto positivo il superamento di una situazione “che vedeva trascinarsi da tempo, senza risultato, discussioni tra i rappresentanti delle principali forze politiche; considero positiva cioè la proposizione formale, nella sola sede appropriata, il Parlamento, di un concreto progetto di nuova legge elettorale”. Adesso, dice, auspico che la legge venga approvata con ampio consenso parlamentare che esprima realismo e responsabilità da parte dei partiti, anche se persistono diversi punti di vista. Esprime però un avvertimento che suona come forte preoccupazione: no, dice, a “vasti raggruppamenti elettorali di dubbia idoneità a garantire stabilmente il governo del Paese”. Una considerazione fondamentale nel momento in cui si cercano di delineare schieramenti puntati alla vittoria elettorale ma che, come già successo in passato, mettono insieme forze dai contenuti politici diversi e che una volta al governo potrebbero spaccarsi proprio su modi diversi di intendere molti aspetti della vita del paese. Come fare a evitare questo il presidente non lo dice: certo non lo si può evitare a termine di legge. E’ un invito dunque a un ulteriore sforzo di responsabilità da parte dei partiti, ma è tutto da vedere se una cosa del genere possa ottenere un qualche risultato. La voglia di vincere una competizione elettorale infatti può portare a coalizioni come si è visto in passato che passano da un estremo all’altro. 

E’ anche vero che gli stessi capi di partito in tempi recenti sembrano sforzarsi per evitare di giungere a coalizioni di questo tipo. Mentre a sinistra sembra ormai delineata una coalizione che mette insieme Pd, Sel e Idv, a destra ancora non esiste nulla di concreto.





© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie

Ultime notizie