SONDAGGIO/ L'esperto: se Berlusconi si allea con Alfano batte Renzi
18 novembre 2013 INT. Arnaldo Ferrari NasiAngelino Alfano (Infophoto)
Il corpo elettorale è impietoso verso tutto ciò che sa di gioco di palazzo, e nella percezione delle persone è questa la natura della scissione di Alfano da Berlusconi. Ben diverso è il discorso se Alfano accettasse di fondare un partito tenuto a battesimo dallo stesso Cavaliere e messo sotto il suo cappello. Qualcosa di simile ai vecchi Circoli della Libertà, che nel 2007-2008 prendevano il 2,5%. Quando si tratta di ottenere il consenso dell’urna, tutto ciò che è all’ombra di Berlusconi beneficia di effetti positivi.
A quanto arrivano invece gli altri partiti di centrodestra?
Il rilancio di Alleanza Nazionale da parte dei vecchi colonnelli che non si sono mai schierati direttamente con Berlusconi e che non hanno partecipato agli ultimi anni della vita del Pdl, arriva subito al 6,2%. Come conseguenza, i Fratelli d’Italia si riducono a meno della metà scendendo allo 0,9%. Sono questi gli effetti prodotti dalla potenza del marchio. Mentre la Lega nord si ferma al 2,3%.
Infine, che cosa ci dobbiamo aspettare a sinistra?
Sinistra, Ecologia e Libertà precipita al 3,9%, mentre Rifondazione Comunista che era quasi scomparsa cresce al 3,5%. Lo scandalo di Vendola indagato e l’effetto mediatico della diffusione dell’intercettazione telefonica su Ilva, non avvantaggia certo il Partito Democratico che è sempre più una riproposizione della Democrazia Cristiana. Gli elettori storici della sinistra si ributtano su un marchio sicuro quali falce e martello e Rifondazione Comunista.
(Pietro Vernizzi)
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