PRESIDENTE E CONSIGLIERI ELETTI/ Lazio, i risultati delle elezioni regionali precedenti

- La Redazione

La scorsa tornata delle elezioni regionali per il Lazio si è tenuta il 28-29 marzo 2010 e l’affluenza è stata pari al 60,9%, molto al disotto del 72,7% del 2005 in cui prevalse Marrazzo

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Ieri si sono chiuse le urne per le elezioni regionali in Lazio, che hanno fatto registrare un aumento dell’affluenza rispetto alle precedenti consultazioni. In attesa di scoprire quali i saranno i risultati, rivediamo cosa è successo aelle precedenti tornate elettorali. Iniziamo dalle elezioni regionali del 2005, quando nel Lazio viene candidato per il centrosinistra, contro Francesco Storace che nel 2000 aveva sconfitto il giornalista Rai Piero Badaloni, Piero Marrazzo, a suo tempo conduttore della trasmissione “Mi manda Raitre”. Come è noto Storace si era ritrovato al centro della bufera per lo stato della Sanità nel Lazio, Laziogate, entrando in polemica con Alessandra Mussolini. Lo scontro tra i due si è risolto a favore di Marrazzo, che viene eletto presidente del Lazio con il 51% dei voti e 42 seggi, mentre Storace si ferma  al 47% e la Mussolini al 2%. Passiamo alle elezioni regionali del 2010, a cui la regione giunge dopo aver assistito alle dimissioni di Marrazzo, avvenute nel 2009, travolto dallo scandalo che lo ha visto coinvolto in incontri con transessuali, ricatti e presunto consumo di droga. Prima delle elezioni la Regione è guidata dal vicepresidente ad interim Esterino Montino, mentre il Partito Democratico è alla ricerca di un candidato: si fa pressante il nome di Nicola Zingaretti, presidente della Provincia, il quale però gentilmente rifiuta l’offerta. I democratici ripiegano dunque su Emma Bonino, candidata per i Radicali. Il centrodestra presenta invece la sindacalista Renata Polverini, più volte vista in televisione. Le elezioni si tengono il 28-29 marzo 2010 e l’affluenza è pari al 60,9%, molto al disotto del 72,7% del 2005.

La Polverini vince al primo turno con il 51,1%, per un totale di 1.409.028 voti, contro il 48,3% della Bonino, pari a 1.331.335 voti. Marzia Marzoli, sostenuta dalla lista Rete dei Cittadini, si ferma allo 0,53%, pari a 14.684 voti. La coalizione guidata dalla Polverini conquista 44 seggi, di cui 14 al listino collegato al candidato presidente. La lista Renata Polverini presidente (da non confondersi con il listino) ottiene il 26,3% dei voti, portando a casa 17 seggi, il Pdl l’11,9% (8 consiglieri), l’Udc il 6,12% (3) e La Destra il 3,99% (2). Il centrosinistra ottiene invece 29 seggi, di cui uno per Emma Bonino, che però rinuncerà preferendo restare senatrice. Il Partito democratico totalizza il 26,3% delle preferenze, prendendo circa 2mila voti in meno della lista Polverini e ottenendo 15 consiglieri. L’Italia dei Valori arriva all’8,6% (5 seggi), la Lista Bonino-Pannella il 3,3% (2) e Sinistra ecologia e libertà il 3,1% (2). Portano a casa un consigliere ciascuno la Federazione della sinistra (2,7%), Cittadine e Cittadini per Bonino (1,63%), il Partito Socialista Italiano (1,35%) e i Verdi (1,21%). 

A segnare le elezioni regionali per il Lazio nel 2010 è soprattutto il fatto che il Pdl viene escluso in Provincia di Roma in quanto non ha presentato le firme entro la scadenza prevista dalla legge. Alfredo Milioni, rappresentante del Popolo della Libertà, si reca in tribunale l’ultimo giorno consentito per depositare le liste. Trovando coda si allontana temporaneamente, ma quando rientra è bloccato dalle forze dell’ordine e dai rappresentanti degli altri partiti, in quanto è ormai in ritardo rispetto al tempo consentito. Il ricorso del Pdl al Tar è respinto, con il risultato che il principale partito che sostiene Renata Polverini non può partecipare alla competizione elettorale nella provincia più popolosa del Lazio. Anche il decreto legge interpretativo del governo, controfirmato dal presidente della Repubblica, non serve a sciogliere il nodo, in quanto le elezioni regionali seguono la legge regionale e non quella nazionale. Nelle elezioni di quest’anno sono ben dodici i candidati nel Lazio che corrono per il posto precedentemente occupato dalla Polverini.





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