SCENARIO/ Toti (Tg4): gli 8 punti di Berlusconi preparano le larghe intese
07 aprile 2013 INT. Giovanni TotiSilvio Berlusconi (InfoPhoto)
Trovo che Franceschini abbia detto cose importantissime. È una svolta, perché il Pd non può pretendere di eleggere il proprio leader e, sulla base di una superiorità morale che non esiste e forse non è mai esistita, anche il leader interlocutore della coalizione avversaria. Si preparino quindi a dialogare con chi hanno votato gli elettori moderati, cioè Berlusconi. In secondo luogo, le parole di Franceschini di ieri insieme a quelle di Renzi degli ultimi giorni segnano per sempre la fine del «solismo» di Bersani.
Il rilancio programmatico di Berlusconi è anche legato al timore di avere in futuro un Quirinale avverso?
Certo. È evidente che il timore del Pdl è che al Quirinale vada di nuovo un esponente dell’area culturale della sinistra. Secondo Berlusconi è piuttosto singolare che in un paese che dalla Dc in poi ha espresso maggioranze moderate, per una serie di equilibri e di giochi politici vada putualmente al Colle qualcuno che non proviene dal mondo dei moderati. È una preoccupazione politica, ma ha anche un rilievo culturale e sociale.