UNIONI CIVILI/ Video, Josefa Idem: presenterò proposta di legge, ma non si chiameranno nozze
Per il ministro delle pari opportunità non devono più esistere coppie di serie A e di serie B: tutti devono avere gli stessi diritti. Ma non vuole che si chiamino matrimoni
Il nuovo ministro per le pari opportunità e lo sport, l’ex campionessa olimpionica Josefa Idem, vuole andare al fondo della problematica dei matrimoni gay e delle unioni civili. Non parlo di matrimonio, ha chiarito nel corso di una intervista per La Repubblica, perché l’Italia non è ancora pronta a questo passo, saranno unioni civili, ma con tutti i diritti delle altre coppie. La Idem ha dichiarato che vuole presentare una proposta di legge al proposito: non ha paura che il Pdl si schieri contro perché, dice, anche Silvio Berlusconi si è già dichiarato favorevole. “Presenterò un disegno di legge per le unioni civili. Perché non deve importare se uno ha scelto di condividere la vita con una donna o un uomo, se una persona è gay, lesbica o eterosessuale. La cosa fondamentale è che tutti i cittadini devono avere gli stessi diritti, senza distinzione di sesso” ha detto il ministro. E’ ingiusto, ha detto ancora, che non si possa stare vicini a chi è malato in ospedale solo perché lo stato ti considera un semplice conoscente. Non ci devono essere né cittadini né coppie di serie B. Il ministro dice che in tale proposta di legge non intende mettere anche le adozioni per le coppie omosessuali perché bisogna tener conto della realtà italiana: si cominci con le unioni, poi si vedrà.
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