Referendum costituzionale / News Italicum, polemiche sulla scheda elettorale divide già: voto il 4 dicembre? (Oggi, 24 settembre 2016)

- La Redazione

Referendum Costituzionale e Italicum news: la scheda elettorale e la polemica, news live oggi 24 settembre 2016. Forza italia vs Pd, il testo suggerisce il Sì? Novità e commenti

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Spunta l’ipotesi di una data per il referendum costituzionale che inizialmente si pensava si sarebbe svolto a ottobre. Secondo un retroscena pubblicato dal Messaggero, Palazzo Chigi sarebbe orientato a votare il prossimo 4 dicembre: si tratterebbe se così fosse dell’ultima domenica utile consentita dalla legge per far svolgere il referendum costituzionale, visto che la consultazione si deve tenere in una domenica tra il 50° e il 70° giorno dopo la decisione del Consiglio dei ministri, che è stato convocato per lunedì 26 settembre. Per il referendum costituzionale, di tipo confermativo, non è previsto il quorum quindi vinceranno i “sì” o i “no” indipendentemente da quante persone andranno a votare. Se vinceranno i “sì” in Italia non ci sarà più il “bicameralismo perfetto”, saranno modificati i rapporti tra Stato e Regioni e, tra la altre, saranno modificati l’elezione del presidente della Repubblica e l’istituto del referendum.

Come se non bastasse la polemica politica sul referendum costituzionale che da mesi agita il mare del Partito Democratico (internamente) e delle opposizioni contro la maggioranza, ora arriva anche la polemica sulla scheda elettorale. Come presentata in anteprima da Matteo Renzi nella sua ospitata da Lilli Gruber a Otto e Mezzo, il fac simile della scheda elettorale ha già trovato il primo diluvio di critiche con tanto di contro-replica dello stesso governo durante la giornata di ieri. Il motivo? Leggiamo prima il testo: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?». Sì o No, si riduce tutto lì essendo giustamente un referendum confermativo, ma sul contenuto il problema sorge eccome: Forza Italia parte all’attacco e accusa Renzi di essere tendenzioso se non peggio. «Il quesito che abbiamo avuto il piacere di conoscere ieri in tv è un vero e proprio spot per il Si”, accusa, il capogruppo di Forza Italia alla Camera. Secondo Brunetta, siamo di fronte a “una domanda confezionata ad arte per invogliare a scrivere Si. Tutto questo è un imbroglio bello e buono». Nell’ultimo referendum costituzionale lo stesso Brunetta difende la legittimità del suo governo Berlusconi che scelse di “chiedere agli italiani se acconsentivano alla modifica della Parte II della Costituzione”. Boschi pronta alla risposta e mostra le prove della correttezza formale della scelta fatta dal governo, dicendo che il quesito non è nient’altro che il titolo del ddl, così come prevede la legge. Risultato finale? Polemica sterile dal punto di vista formale – è corretta la scelta di Renzi – ma certamente il governo è stato furbo nel mettere un titolo “ammiccante” verso una possibile scelta di Sì. Detto questo, chiunque si recherà alle urne è perché al 99% avrà chiaro il voto da esprimere. Concordate?





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