CANDIDATO PREMIER M5S/ Voto e primarie chiuse: Luigi Di Maio leader blindato? La difesa del MoVimento

- Niccolò Magnani

Voto in diretta del candidato Premier M5s: orario, come si vota e risultati delle "primarie" online del Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio e i 7 sfidanti, chi vince è nuovo capo politico

alessandro_dibattista_luigi_dimaio_m5s_camera_grillini_vitalizi_lapresse_2017 Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, M5S (LaPresse)

Con le primarie chiuse, il MoVimento 5 Stelle ha voluto annunciare con un lungo post sul blog di Beppe Grillo la “difesa” di rito davanti alle polemiche sorte sia sulla gestione operativa del voto a candidato premier, e sia sulle modalità politiche che di fatto hanno reso queste primarie online una lunga attesa di incoronazione di Luigi Di Maio a nuovo leader e capo politico grillino. «I dati delle votazioni verranno custoditi da due notai e saranno resi pubblici solo domani alle ore 19 dal palco di Italia 5 Stelle a Rimini. La partecipazione registrata è stata non a caso tra le migliori di sempre ed è stata realizzata nonostante il doppio passaggio dell’sms sul cellulare, istituito e utilizzato per la prima volta per garantire la sicurezza totale del voto», scrive il M5s ringraziando gli iscritti e gli stessi candidati. Nel consueto gioco d’attacco contro i media, (il blog di) Grillo fa sapere «ai giornalisti, ai commentatori, agli opinionisti, ai soloni dell’informazione che, dall’alto delle colonne dei loro giornali che non compra più nessuno e dall’alto dei loro talk e tg che registrano sempre meno ascolti, si sono messi a giudicare e denigrare, mossi unicamente da fini politici e senza la cultura di base minima per capire quello che abbiamo realizzato. “Immaturi”, “caos”, “truffatori”, “verticisti” sono solo alcuni degli insulti che ci hanno rivolto. Ci siamo abituati, non ci scalfiscono. La notizia è che tutti hanno avuto la possibilità di candidarsi (e nessuno è stato spinto a farlo per costruire competizioni farlocche) e tutti hanno avuto la possibilità di votare. La notizia è che non c’erano correnti che si confrontavano, ma persone che si proponevano». Una nota di demerito la segnaliamo anche noi però: il post in questione si intitola “libertà di partecipazione”: a ben vedere il senso e l’opera voluta da Giorgio Gaber, forse non era esattamente pensata per questo tipo di “primarie” grilline…

TUTTI I DUBBI SU ROUSSEAU

Si sono chiude dopo tante polemiche e molti problemi le primarie M5s per eleggere il candidato premier e prossimo capo politico: i risultati si avranno domani sera sul palco di Italia 5 Stelle, ma nessuno ha un vero dubbio sul nome e cognome che verrà proclamato. La domanda, come abbiamo già più volte affrontato in questi giorni, è se Luigi Di Maio sarà in grado di tenere unito il MoVimento non certo “sereno” in queste ultimi tempi. Nel frattempo, un elemento viene subito bocciato sonoramente dopo queste consultazioni online per eleggere il proprio candidato: è il sistema Rousseau, la piattaforma gestita dalla Casaleggio & Associati che con numerosi problemi, momenti di down e lentezza generale ha presentato tutte le debolezze da tempo denunciate anche dagli stessi utenti grillini. A prescindere da chi sarà il prossimo premier o capo politico, il problema di dover gestire tutti i voti eventuali delle proposte di governo con questa macchina operativa resta un dubbio alquanto centrale per le prossime decisioni sull’asse Di Maio-Grillo-Casaleggio.

SVOLTA MODERATA?

Luigi Di Maio dovrà attendere ancora qualche ora per poter “potenzialmente” essere il nuovo candidato premier M5s: il risultato finale si avrà domani verso le 19 con la proclamazione sul palco di Italia 5 Stelle – nel frattempo l’apertura dei cancelli a Rimini è prevista per oggi alle 18, ndr – davanti alla platea grillina che attende la designazione del nuovo leader. Non tutti sono “convinti” che il vicepresidente della Camera possa avere il “phisique du role” del capo politico, specie nel tenere insieme le varie anime del MoVimento che imputano a Di Maio la mala gestione del “caso” Virginia Raggi e della stessa complessa operazione di votazione online per i casi di Genova, Sicilia e ora proprio sul candidato premier. Ha sempre messo la faccia su ogni crisi interna al M5s, ma è anche stato sempre difeso, “blindato” dai big del partito: chi era contro è stato messo in un angolo, come Fico e Lombardi. Una svolta comunque ci sarà con Di Maio capo al posto di Grillo, e potrebbe essere effettivamente più moderata rispetto alle invettive dell’ex comico genovese: ma basterà questa linea più “morbida” per tenere insieme il Movimento 5 Stelle, specie alla base?

PROROGA FINO ALLE 12 DI OGGI

Sono state ufficialmente prorogate fino alle ore 12 di domani le primarie del Movimento 5 Stelle per eleggere il candidato Premier in vista delle elezioni politiche del 2018. Tante erano state le polemiche riguardo al fatto che il candidato principale, Luigi Di Maio, non fosse contornato da avversari all’altezza. Ma il “meglio”, parlando di polemiche, doveva ancora venire perché tutta la giornata di giovedì 21 settembre è stata segnata dalle difficoltà della piattaforma Rousseau, secondo i responsabili del Movimento sovraccarica per le votazioni, anche se in molti hanno ipotizzato un attacco hacker. Di sicuro non c’è stato il tempo per concludere le operazioni di voto, e dopo una prima proroga stabilita fino alle ore 23 di giovedì, il Movimento ha deciso di permettere le operazioni di voto anche venerdì 22 settembre dalle ore 8 alle ore 12. Ma per i risultati bisognerà attendere la serata di sabato, vedremo se Di Maio, oltre ad essere il vincitore annunciato, lo sarà anche di fatto. (agg. di Fabio Belli)

CHIUSURA DEL VOTO POSTICIPATA

La giornata del voto più importante della giovane storia del Movimento 5 Stelle non è andata propriamente via “liscia come l’olio”: i rallentamenti sulla piattaforma Rousseau per votare il candidato M5s sono continuati e hanno i fatto costretto il direttivo del MoVimento a prorogare il termine ultimo del voto. Non più alle 19, come fissato in un primo momento, ma ora alle ore 23: « A causa delle performance odierne del sistema operativo Rousseau, condizionate dall’alta affluenza contemporanea di moltissimi utenti, e per dare la possibilità di partecipare alla votazione a tutti gli iscritti che lo desiderano, la votazione di oggi sarà attiva fino alle ore 23». Il malfunzionamento non promette benissimo, secondo i vati commentatori e utenti stessi pentastellati, sul fronte della protezione e sicurezza anti-hacker, ma tant’è: Luigi Di Maio dovrà attendere ancora qualche ora prima di conoscere il risultato del voto che dovrebbe dargli pieno spazio e potere nella gestione futura del MoVimento fondato da Grillo e Casaleggio.

RIVOLTA UTENTI, “NON SI RIESCE A VOTARE”

Dopo il rallentamento per l’alta affluenza al voto, il Blog di Beppe Grillo riceve le tante polemiche e richieste degli utenti M5s iscritti dato che ancora non riescono a votare il loro candidato premier alle prossime Politiche 2018: «non si riesce a votare» si legge nei vari commenti alla piattaforma anti-hacker “Rousseau” e sullo stesso blog del fondatore e garante a Cinque Stelle. A oggi il sito conta oltre 140mila iscritti, stando a quanto dichiarato da Davide Casaleggio in un recente incontro con la Stampa estera: Luigi Di Maio intanto attende e osserva le tante critiche mosse dagli stessi affiliati grillini che non vedono questa votazione come un maestoso esempio di democrazia diretta e funzionante. «Sono primarie vere, lo sono perché nessuno ha chiesto a noi parlamentari di non candidarci o di candidarci. Abbiamo scelto liberamente di non correre», spiega Alfondo Bonafede, membro M5s in “area” Di Maio.

BLOG GRILLO, “PRIMARIE RALLENTATE PER AFFLUENZA”

Con una notifica apparsa poco fa sul blog di Beppe Grillo, le votazioni in corso per l’elezione del candidato Premier M5s sulla piattaforma Rousseau sono in forte rilento per il numero alto di accessi della piattaforma gestita dalla Casaleggio & Associati: «Le prestazioni del Sistema operativo Rousseau sono condizionate dall’alta affluenza in contemporanea che si sta registrando». Questo al momento non significa uno spostamento di orario per il termine ultimo delle votazioni – che scadono alle ore 19 stasera – ma di certo se le funzioni rimarranno rallentate ancora per ore il direttivo M5s potrebbe decidere di estendere l’orario del voto primarie che dovrebbe eleggere Luigi Di Maio nuovo capo politico del MoVimento 5 Stelle. Il rischio di attacchi hacker, come paventato da giorni dagli stessi grillini, mette a rischio l’estensione di altre ore di votazioni con la piattaforma gestita da Davide Casaleggio che al momento rimane “sicura” ma che sta comportando non pochi problemi ai grillini in corso di votazione. 

SILENZIO E GELO CON ROBERTO FICO

Luigi Di Maio si prepara ad essere votato ed eletto candidato premier del Movimento 5 Stelle: non esiste persona interna o esterna dal M5s che ritiene di vedere un altro nome proclamato al posto del vicepresidente della Camera sabato sera a Rimini. I sette sfidanti rimarranno tali al 99%, con Di Maio che da questo weekend potrebbe divenire a tutti gli effetti il capo Politico del Movimento. Proprio su questo punto gli ortodossi che fanno capo a Roberto Fico non ci stanno e dopo aver contestato fortemente la modalità delle primarie ora non digeriscono la possibilità che Grillo possa farsi davvero da parte per far avanzare Di Maio, di certo molto lontano dalle posizioni degli ortodossi in stile Morra, Lombardi e Fico appunto, evidenziati bene dal caso Virginia Raggi nei mesi passati. Alla convention di Rimini parlerà Fico? Esprimerà il suo dissenso o rimarrà in silenzio-gelo come in questi ultimi giorni convulsi all’interno del Movimento 5 Stelle?

IL REBUS DEL CAPO POLITICO

Il candidato premier del Movimento 5 Stelle si saprà questa sera dopo le ore 19: o almeno, il direttivo M5s conoscerà il nome del futuro candidato presidente del consiglio, ma la vera proclamazione a tutti gli affiliati arriverà sabato sera durante la convention di Rimini Italia a Cinque Stelle. Stamane è uscito un nuovo post sul blog di Beppe Grillo – questa volta in bella evidenza, a differenza di ieri, ndr – in cui viene indicato l’orario della votazione che si aperta alle ore 10 e proseguirà fino alle 19 di questa sera: «Oggi, giovedì 21 settembre, dalle 10 alle 19 è attiva su Rousseau la votazione per scegliere il Candidato Premier del MoVimento 5 Stelle e designando Capo della forza politica che depositerà il programma elettorale sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni». Come si evince, il direttivo M5s (Grillo e Casaleggio Jr) ha confermato anche in questa occasione come il prossimo candidato pentastellato sarà anche il capo politico del Movimento. Resterà da capire se Luigi Di Maio, ultrafavorito per la votazione di oggi, prenderà effettivamente il posto di Grillo alla guida del partito con un passo di lato del fondatore che al momento non sembra esattamente una opzione “probabile”.

COME SI VOTA

PRIMARIE M5S. Per la giornata di oggi è previsto il voto online su piattaforma Rousseau del candidato premier M5s, dopo le iscrizioni che nei giorni scorsi hanno visto – tra polemiche e contrasti anche in seno allo stesso Movimento 5 Stelle – la “chiusura” dei sette autoproposti con candidatura confermata dal direttivo garante M5s (ovvero Beppe Grillo, ndr). «Domani (oggi, ndr) giovedì 21 settembre, sarai chiamato a votare su Rousseau per scegliere il Candidato Premier del MoVimento 5 Stelle e designando Capo della forza politica che depositerà il programma elettorale sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni»: questo campeggia nel blog di Grillo, tra l’altro non propriamente in primo piano come ci si sarebbe aspettato per il primo voto veramente importante su sfondo nazionale dei grillini. Non vi sono altre indicazioni particolari, se non i requisiti minimi per poter partecipare al voto: «Ogni iscritto al sito www.movimento5stelle.it entro la data del 1 gennaio 2017, abilitato ad accedere a Rousseau, maggiore d’età e che abbia certificato la sua identità tramite il caricamento di un proprio documento, potrà esprimere un solo voto a favore di un solo candidato». Ad esempio, non sono indicate le tempistiche del voto, gli orari di inizio e fine, dunque non è chiaro se il voto rimarrà aperto fino a poco prima della proclamazione finale con i risultati – «depositati presso due notai alla chiusa della votazione stessa, e saranno resi pubblici sabato 23 settembre dal palco di Italia 5 Stelle» – o se invece si esaurirà già nella giornata di oggi. La democrazia diretta voluta e proposta da Grillo, Di Maio e Di Battista non sembra convincere a pieno gli ortodossi dei meet up della prima ora, oltre a scatenare l’ira e ironia delle opposizioni che ritengono l’intera votazione assai ridimensionata e volta a far vincere Luigi Di Maio, l’unico verso candidato conosciuto nella lista di 8 nomi presentatisi come candidati premier.

PRIMARIE M5S, ECCO I 7 CANDIDATI PREMIER

I candidati, conferma il blog, sono: Cicchetti Vincenzo; Di Maio Luigi; Fattori Elena; Frallicciardi Andrea Davide; Ispirato Domenico; Novi Gianmarco; Piseddu Nadia Zordan Marco. Resta evidente come, a parte Di Maio e la senatrice Fattori, non vi siano nomi “noti” all’interno del Movimento in grado, a livello teorico, di reggere il confronto con l’esposizione, la comunicazione e le proposte di uno dei vertici massimi del Movimento. Gianmarco Novi, proveniente dal M5s di Monza, è l’unico ad esempio ad avere presentato il proprio programma (con un video su YouTube), per tutti gli altri invece sono stati postati sul blog di Grillo dei curriculum/dichiarazioni di intenti che i vari utenti possono consultare a questo indirizzo. Dal risultato di oggi dipenderà dunque la legittimazione “popolare” del prossimo candidato premier per le prossime Elezioni Politiche 2018 (anche se a livello legale e formale nelle urne non vi sarà il nome dei candidati premier, anche perché la Costituzione e la legge elettorale attuale prevedono la designazione dal Quirinale e non la scelta “originaria” dell’elettore, ndr): se, come sarà, Luigi Di Maio ad essere eletto nella Convention di Rimini sabato prossimo, sarà incardinato anche nuovo capo politico del Movimento 5 Stelle. Lo ha deciso lo stesso direttivo Garante M5s (sempre Beppe Grillo): siamo dunque alla vigilia del reale “pensionamento” ed passo di lato del fondatore?





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