ROBERTO FORMIGONI ASSOLTO/ Video, processo Bergamo: “fatto non sussiste: nessuna corruzione e soldi alla Cdo”

- Niccolò Magnani

Roberto Formigoni assolto nel processo di Bergamo: video, piena assoluzione «il fatto non sussiste. Nessuna corruzione e soldi alla Cdo». Le parole dell'ex presidente della Lombardia

roberto_formigoni_lombardia_processo_tangenti_sanita_lapresse_2017 Roberto Formigoni (LaPresse)

E alla fine arriva l’assoluzione piena, totale e per tutti gli imputati: come scrive Roberto Formigoni sul suo account Twitter e poi con un video su Facebook, «si è concluso con  l’assoluzione perché “il fatto non sussiste” dell’ultimo mio coimputato nell’ennesimo processo intentato contro di me in questi anni». Il processo di Bergamo iniziato ormai quasi 5 anni fa dalla Procura di Milano era arrivato ad accusare e rinviare a giudizio l’ex presidente della Regione Lombardia per corruzione (sua e di altri 12 imputati) nell’ambito del procedimento con al centro la realizzazione di una discarica di amianto a Cappella Cantone (Cremona). Secondo la tesi dell’accusa, oltre un milione di euro di presunte tangenti sarebbero arrivate alla Compagnia delle Opere di Bergamo su input di Formigoni: ecco, oggi quella tesi viene di fatto smontata e ritenuta falsa dai giudici. Secondo la tesi dell’accusa, portata a processo, «al fine – stando all’imputazione – di ottenere l’Autorizzazione integrata ambientale, necessaria» Locatelli avrebbe pagato «con il consenso e la consapevolezza di Rossano Breno e Brambilla Luigi» gli ex vertici della Cdo di Bergamo, «che agivano in nome e per conto dei pubblici ufficiali Raimondi Marcello» ex assessore regionale all’Ambiente, e «Formigoni». Tutto falso e tutto ricacciato indietro, come spiega Formigoni in un breve video postato su Facebook.

ACCUSE PESANTI PER 5 ANNI

«Siamo stati tutti assolti, perché innocenti come io avevo da subito sottolineato. Ma per 5 anni e mezzo la gogna mediatica, il fango dei detrattori, le paginate di stampa che ci davano immediatamente per colpevoli hanno reso la vita un calvario», racconta il candidato di Noi con l’Italia in collegio a Milano. Una “gogna mediatica”, spiega ancora il “Celeste” che vedeva come «solita accusa la corruzione. Ero accusato di aver favorito la Compagna delle Opere di Bergamo e alcuni imprenditori per la solita corresponsione di denaro e per lo più di aver autorizzato l’apertura irregolare di una discarica. Nulla di tutto ciò». Stamattina il tribunale di Bergamo ha definitivamente chiuso la vicenda stabilendo la piena innocenza di Formigoni e degli altri imputati: «Perché “il fatto non sussiste”. Attendo ora dai giornali, dalle radio e televisioni, che avevano dato ampia risonanza alle false accuse, che diano risalto anche alla sentenza di assoluzione». Su questo possiamo anticiparlo già noi: non avverrà mai, e non è certo Formigoni il primo a vedersi “trattato” in questo modo.







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