Boldrini sul Centrosinistra, “lista unica alle Europee 2019″/ Ecco lo slogan:”Cambiare l’Europa per salvarla”

- Carmine Massimo Balsamo

Boldrini sul Centrosinistra, "lista unica alle Europee 2019": l'esponente di Liberi e Uguali punta sull'unità ed annuncia lo slogan, "cambiare l'Europa per salvare l'Europa"

laura_boldrini_1_lapresse_2017 Laura Boldrini (LaPresse)

Laura Boldrini sul Centrosinistra, “lista unica alle Europee 2019”: l’ex presidente della Camera ed esponente di Liberi e Uguali ha le idee chiare in vista delle prossime elezioni. Dopo il flop elettorale alle politiche dello scorso 4 marzo 2018, la Sinistra italiana ha bisogno di una svolta e la Boldrini, intervenuta ai microfoni di Repubblica, ha evidenziato: “Per le Europee, dobbiamo cominciare a lavorare ora, con serietà e senza paraocchi a una proposta competitiva e invece non mi pare che il centrosinistra si sia reso conto della posta in gioco che incarnano le elezioni 2019”, la sua proposta è quella di “una grande lista unica in cui non vedo le nostre insegne tradizionali: un progetto che nasca dal confronto largo e serrato con tanti mondi che guardavano alla sinistra e hanno smesso di votarci”.

LAURA BOLDRINI: “ECCO LO SLOGAN”

Laura Boldrini ha parlato poi dei possibili rappresentanti di questo nuovo fronte progressista: “Popolo delle magliette rosse? Certo, anche. Alle tante e ai tanti che hanno aderito all’appello di don Ciotti, ai protagonisti dell’ambientalismo, del femminismo, del privato sociale, alla rete dei sindaci spesso lasciati soli”. Su nome e slogan poi ha annunciato: “Il nome no. Ma allo slogan ci ho lavorato: ‘Cambiare l’Europa per salvare l’Europa’. E cinque punti, su cui ragionare con queste realtà”. Ecco i punti a cui fa riferimento l’ex presidente della Camera: “Primo: cambiare le politiche economiche e sociali, quindi non inserire il fiscal compact nei trattati e liberarci da vincoli. Secondo: la centralità degli investimenti nella green economy. Terzo: armonizzare le politiche fiscali dell’Unione, introducendo web tax e carbon tax. Quarto: rivedere il regolamento di Dublino, con quote di richiedenti asilo per tutti i paesi. E infine: una grande strategia europea per i diritti civili, delle donne, contro l’omofobia”.





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