AMBIENTE/ Nello spazio alpino si fa strada la neutralità climatica

- Silvia Dognini, Chiara Gandini

SILVIA DOGNINI e CHIARA GANDINI raccontano il progetto ALPSTAR “Towards Carbon Neutral Alps, che ha come scopo quello di contribuire alla neutralità climatica nelle Alpi entro il 2050

alpi_R439 Foto InfoPhoto

Con la fine del mese di giugno si è concluso anche il progetto ALPSTAR “Towards Carbon Neutral Alps – Make Best Practice Minimum Standard”, dopo tre anni di attività sostenuta da un budget di quasi 3 milioni di euro e finanziata con fondi FESR attraverso il programma europeo di cooperazione transnazionale Spazio Alpino. ALPSTAR è stato guidato dal Ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente sloveno e vanta la presenza di partner partecipanti provenienti da tutti i paesi dell’arco alpino. Lo scopo del progetto era di contribuire alla neutralità climatica nelle Alpi entro il 2050, incoraggiando l’attuazione di misure di mitigazione del cambiamento climatico che hanno già dimostrato di essere delle best practice.

Tutto questo è stato fatto tramite la raccolta, l’analisi, il confronto, la sperimentazione e l’attuazione di misure relative al cambiamento climatico in dodici aree pilota alpine; in tal modo il progetto ha supportato l’attuazione del Piano d’azione sul cambiamento climatico nelle Alpi adottato nel marzo 2009 dalle parti contraenti la Convenzione delle Alpi.

Si è avuta conferma della rilevanza dell’iniziativa nel corso della conferenza finale del 27 e 28 maggio 2014 a Lubiana, dove più di 80 partecipanti si sono riuniti per discutere le nozioni acquisite durante il progetto. In quell’occasione, sono state presentate testimonianze di  governance del clima, misure politiche, strategie, sfide legate ad aspetti specifici della neutralità di carbonio e i mezzi di comunicazione più efficaci per coinvolgere la popolazione.

La conferenza, aperta dal Direttore Generale per l’Ambiente Tanja Bolte M.Sc., ha visto gli interventi di Tanja Cegnar dall’Agenzia per l’Ambiente Slovena e di Eva Stare in rappresentanza del Programma Spazio Alpino; a questi è seguita una tavola rotonda dove i responsabili politici, sindaci e rappresentanti a livello regionale e trans-nazionale hanno presentato la loro esperienza con le politiche climatiche ed espresso un diffuso ottimismo sui target da raggiungere per la neutralità carbonica delle Alpi entro il 2050.

Un “Marketplace delle Regioni e dei Progetti”, aperto nel pomeriggio, ha offerto l’occasione ai partecipanti di scambiarsi esperienze e buone pratiche offrendo informazioni utili e nuove opportunità di cooperazione tra i soggetti interessati in materia di cambiamenti climatici nelle Alpi e non solo.

In seguito alla presentazione della candidatura di Lubiana per il premio Capitale verde europea, i partecipanti hanno potuto scegliere fra tre diverse Promenades dove, camminando per il centro di Lubiana, hanno potuto conoscere esempi di buone pratiche nel campo della mobilità, della natura e agricoltura, dello spazio pubblico e dei progetti di riqualificazione nella parte vecchia della città.

Quattro diversi laboratori, allestiti nella seconda giornata, hanno consentito di analizzare le possibilità di influenzare ulteriormente le politiche attraverso il modello del Policy Cycle, guardando alle opzioni di sostegno finanziario per altri progetti nel nuovo Programma Spazio Alpino, preparando un contributo al processo di consultazione pubblica sulla strategia macro-regionale dell’Europa per le Alpi, e scambiandosi esperienze sulle misure climatiche.

Un primo workshop process-oriented ha esplorato dove e come possiamo ampliare la nostra influenza sulle decisioni politiche: il modello Policy Cycle aiuta a capire i processi di policy making e ad identificare gli stakeholder coinvolti, nonché le opportunità legali e di pubbliche relazioni. Come caso studio è stata presentata la regione pilota ALPSTAR del nord Goriška.

Un altro laboratorio ha esplorato una delle quattro priorità del nuovo programma Spazio Alpino, che si occuperà di soluzioni a basso consumo di carbonio: si cercheranno progetti che possono accrescere il potenziale della regione alpina nel diventare una regione modello a livello mondiale riguardo le basse emissioni di carbonio e l’autosostentamento energetico. Il focus principale sono stati gli strumenti politici in grado di garantire basse emissioni di carbonio a livello transnazionale e soluzioni di mobilità e trasporto a basse emissioni.

Il terzo workshop è iniziato con una presentazione del processo in corso di preparazione della strategia macro-regionale per la regione alpina, dove la Convenzione delle Alpi è fortemente attiva nel terzo pilastro focalizzato sull’ambiente: gli stessi partecipanti hanno contribuito all’elaborazione di una proposta contenutistica per quanto riguarda la neutralità climatica.

Infine si è esaminato il ruolo che il livello locale può svolgere nella protezione del clima. Cosa possono fare i comuni per contribuire in modo concreto? Quali incentivi e supporti per gli stakeholder sono necessari  per impegnare comuni nella protezione del clima? Quali sono le sfide che hanno di fronte e come si possono risolvere? Due comuni hanno condiviso la loro esperienza nel contribuire a rendere le Alpi neutrali in termini di carbonio. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di discutere le diverse esperienze e imparare gli uni dagli altri.

In chiusura, Andreja Jerina Segretario di Stato del Ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente ha presentato i piani per la prosecuzione del progetto, esprimendo la speranza che ALPSTAR diventi un modello per la cooperazione regionale, anche in altri settori. E la prosecuzione non sai è fatta attendere. A meno di un mese di distanza la Fondazione Lombradia per l’Ambiente, partner del progetto ALPSTAR, ha organizzato a Milano un seminario di capacity building sul tema: “Energie Rinnovabili e Carbon Neutrality: politiche e strumenti di finanziamento”.

Il seminario, ispirato dal lancio della nuova Programmazione Europea 2014-2020 e dei nuovi strumenti di programmazione regionale in campo energetico (Piano Energetico Ambientale Regionale) e della qualità dell’aria (Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria), ha presentato e promosso le azioni e strumenti messi in campo dalle istituzioni per creare un sistema stabile ed efficiente di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili che possa condurre alla carbon neutrality, entro opportuni orizzonti temporali, valutando in particolare il contributo delle bioenergie da biomassa legnosa. 

A partire dalla presentazione delle politiche e della normativa europea in tema di energia e carbon neutrality, sono stati poi illustrati le misure e gli incentivi del Piano Energetico Ambientale Regionale predisposto da Finlombarda per conto di Regione Lombardia per promuovere l’utilizzo sostenibile delle energie rinnovabili e i bandi di Fondazione Cariplo per promuovere gli investimenti in efficienza energetica rivolti agli enti locali regionali. Successivamente, InnovHub – Stazioni Sperimentali per l’industria (SSi) ha illustrato le opportunità di finanziamento offerte nell’ambito della nuova Programmazione Europea 2014-2020 e in particolare dal terzo pillar di Horizon2020 (Societal challenges) articolato in linee di finanziamento ad hoc dedicate all’efficienza energetica e all’energia a basse emissioni di carbonio.

Infine, sono state offerte le testimonianze di due progetti europei – ALPSTAR “Toward Carbon Neutral Alps – Make Best Practice Minimum Standard” e PROFORBIOMED “Promotion of residual forestry biomass in the Mediterranean basin” – focalizzati sulla necessità di garantire un uso sostenibile della biomassa presente sul territorio lombardo attraverso la diffusione di impianti di piccola taglia, l’implementazione di protocolli di tracciabilità e l’elaborazione di piani di gestione locali; due programmi che, tra l’altro, hanno permesso di promuovere la cooperazione transfrontaliera europea come leva di sviluppo per il sistema energetico locale. 





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