Vaccini obbligatori a scuola / Consulta respinge i ricorsi del Veneto: “Il decreto è legittimo”

- Silvana Palazzo

Vaccini obbligatori a scuola, Consulta respinge i ricorsi del Veneto: “Il decreto è legittimo”. Le ultime notizie sulla sentenza della Corte Costituzionale: “Decisione spetta al Parlamento”

salute_vaccino_ospedale_cura_malattia_lapresse_2017 Vaccini (LaPresse)

L’obbligo dei vaccini per l’accesso a scuola è legittimo: lo ha stabilito la Corte Costituzionale, che ha bocciato due ricorsi della Regione Veneto. Secondo i giudici, queste misure rappresentano una scelta che spetta al legislatore nazionale e che è ragionevole, perché l’obiettivo è tutelare la salute individuale e collettiva, reverendo e limitando la diffusione di alcune malattie. La Regione Veneto non aveva messo in discussione l’efficacia delle vaccinazioni ma la loro obbligatorietà, ma i due ricorsi sono stati bocciati perché le questioni sollevate sono state giudicate “infondate”. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha commentato su Twitter la decisione: “Grande soddisfazione per la conferma di costituzionalità del #decretovaccini da parte della Consulta. I vaccini sono una conquista della scienza e una delle più importanti misure di prevenzione esistenti. Il decreto protegge la salute dei nostri bambini e di tutta la comunità”. Il presidente veneto Luca Zaia ha dichiarato di prendere atto della sentenza della Consulta, che rispetta, ma ha anche spiegato di aver difeso “un modello che esisteva da dieci anni, fondato sulla libertà di scelta e sul dialogo con le famiglie”. Per questo ritiene che “ora si passa alla coercizione”.

VACCINI OBBLIGATORI A SCUOLA, LA DECISIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

La scelta della Corte Costituzionale è giustificata dal progressivo calo vaccinale, che comporta il rischio che malattie considerate scomparse tornino a circolare o che si scatenino epidemie, come accaduto per il morbillo. La mancata vaccinazione comunque non comporta l’esclusione dalla scuola dell’obbligo dei minori, inoltre – precisa la Consulta – è stato ridotto sensibilmente l’importo delle sanzioni amministrative “e prevedendo che, in ogni caso, debbano essere precedute dall’incontro tra le famiglie e le autorità sanitarie allo scopo di favorire un’adesione consapevole e informata al programma vaccinale”. Oggi dunque è stato messo un punto fermo sulla questione dei vaccini obbligatori. La Regione Veneto è stata l’unica ad aver impugnato la legge. Il Veneto aveva già presentato un ricorso contro la legge sulla vaccinazione al Consiglio di Stato e anche quel giudice aveva respinto la sua istanza.





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