Parlare al bimbo nella pancia? E’ inutile/ Reagiscono alla musica, ma non alla voce: ecco perché

- Matteo Fantozzi

Parlare al bimbo nella pancia? E' inutile. I feti reagiscono alla musica, ma non alla voce, la motivazione spiegata in uno studio che arriva direttamente dalla Spagna

Sindrome alcolica fetale Sindrome alcolica fetale

Lo studio arriva dalla Spagna dall’Institut Marquès ed è stato condotto dalla dottoressa Marisa Lopez-Teijon. Pare infatti che un feto all’interno del ventre materno riesca a malapena ad avvertire dei rumori. Questo studio, presentato anche all’Università di Stoccolma, ribadisce però una sottile ma importante differenza legata al fatto che i feti riescano invece nell’87% dei casi a sentire invece la musica. Sono state osservate all’interno di questo studio donne che erano in dolce attesa tra la 14esima e la 39esima settimana ed è stato scoperto che la musica non arrivava al feto nemmeno se fatta ascoltare a 98,6 decibel, il doppio di una conversazione, ma solo ed esclusivamente se fatta passare tramite un Badypod. Questi è un apparecchio approvato dalla Food and Drug Administration che permette di trasmettere suono al feto per via intravaginale. Una scoperta che ci fa capire come davvero il mito di parlare attraverso la pancia sia da sfatare.

UN MITO DA SFATARE

Soprattutto chi è papà avrà almeno una volta durante la gravidanza avvicinato la bocca alla pancia per parlare con il proprio futuro figlio, cosa condivisa con la mamma che per ovvi motivi però avrà fatto dei movimenti diversi di approccio alla situazione. Questo però è un mito da sfatare e a darne notizia è uno studio che arriva direttamente dalla Spagna. Sembrerà strano perché ormai il gesto di comunicare con un feto all’interno della pancia della mamma in gravidanza è una cosa comune che ha sempre fatto pensare come a un possibile conforto nella crescita del futuro nascituro. A dire la verità però è stato scoperto che tutto questo è inutile con grande dispiacere di chi tutte le sere per nove mesi si è addormentato raccontato una fiaba che in realtà non è stata mai ascoltata. I motivi sono molteplici e nemmeno troppo facili da elencare, ma di certo la scienza in questo momento sta facendo dei passi da gigante che si può permettere anche di arrivare a queste conclusioni.





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