Juventus Calciomercato/ La lunga agonia di Rocky Ferrara: non c’è luce in fondo al tunnel!

- La Redazione

Non sembra cambiare la situazione in casa bianconera e la luce sembra lontana

Ferrara_preoccup_R375_31ott09

CALCIOMERCATO JUVENTUS – Dopo aver sopportato a testa alta l’onta della serie B, i tifosi non avrebbero mai pensato di vivere altre situazioni così imbarazzanti. Al di là dei risultati, quel che più desta preoccupazione è la sensazione di essere entrati in un tunnel in fondo al quale non si vede la luce.

La Juve di oggi ricorda per certi versi la prima Inter targata Massimo Moratti, cioè un club senza una meta precisa e senza unità d’intenti. La società (prima Cobolli Gigli con Ranieri e poi Blanc con Ferrara: cambiano gli interpreti, ma non la sostanza) ha delegittimato di fatto l’allenatore che aveva scelto. Nonostante le dichiarazioni di facciata, il tecnico è stato esposto agli attacchi mediatici e ai capricci di alcuni giocatori. Tutte le colpe, quindi, non potevano essere addossate a Ranieri, come del resto non si può imputare al solo Ferrara la responsabilità di quanto sta accadendo.

 

Sul mercato in entrata è giusto ricordare che le due mosse principali (Melo e Diego) erano state applaudite dagli addetti ai lavori, che avevano, invece, posto qualche perplessità sulle due cessioni importanti (Marchionni e Zanetti). Con gli acquisti estivi lo staff tecnico aveva optato per l’abbandono del modulo 4-4-2 salvo poi fare retromarcia nelle ultime giornate. Il problema è che non ci sono a disposizione gli interpreti per far quel tipo di gioco.

 

Il bravo allenatore è quello che sa far rendere al massimo i suoi giocatori e, questo, purtroppo, non si è ancora visto: nel pieno della tempesta Ferrara si è ritrovato a dover modificare l’assetto, vanificando così quanto di buono fatto vedere ad inizio stagione. Ovviamente questa decisione è da attribuire alla mancata esperienza, ma anche alla smarrita tranquillità. In quel caso la dirigenza avrebbe fatto bene a dire all’allenatore di continuare sulla strada originaria. La società, invece, ha mal sopportato la situazione, perché si è vista snaturare il progetto iniziale. Con Ranieri l’esonero è arrivato quando tutti ormai non l’aspettavano più e solo dopo una lunga serie negativa; adesso con Ferrara si sta riproponendo la stessa problematica. Certo se Ferrara si dimettesse, sarebbe tutto più facile.

 

Ma non è e non sarà così. Resta assurdo che venga prolungata l’agonia di partita in partita, dando l’impressione di aspettare l’ultima debacle per cacciarlo. In questa commedia tragica si stanno perdendo di vista i possibili obiettivi: la qualificazione in Champions, la conquista dell’Europa League e la Coppa Italia. Vincere i trofei significherebbe spezzare il lungo tabù della bacheca bianconera. Allora serve davvero un traghettatore (con un minimo di esperienza) che sappia motivare la squadra e infondere sicurezza: Ciro Ferrara, purtroppo, non ha più la possibilità di operare con la giusta concentrazione.


(Luciano Zanardini)





© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie

Ultime notizie