IL CASO/ Biesuz (Trenord): un contratto “rivoluziona” i treni. Ma la spending review…

- int. Giuseppe Biesuz

I lavoratori di Trenord avranno un nuovo contratto di lavoro, capace di aumentare produttività e meritocrazia. Ci illustra i punti più salienti GIUSEPPE BIESUZ

Treno_NordR439 Foto: InfoPhoto

I dipendenti del trasporto locale su ferrovia in Lombardia potranno lavorare di più. Ed essere remunerati il giusto per ogni ora lavorata. Con tanto di incentivi all’impegno personale e un robusto sistema di welfare aziendale alle spalle. Il nuovo contratto di lavoro siglato da Trenord, compagnia di trasporto su rotaia, nata dalla fusione di Trenitalia e LeNord, pare destinato a passare alla storia e potenzialmente anche a inaugurare una pratica virtuosa nelle relazioni tra parti sociali e imprese. Un accordo che, senza la lungimiranza di Cgil, Cisl, Uil, Fast, Ugl e Faisa non sarebbe stato possibile. Ilsussidiario.net ha chiesto a Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord, di raccontare come si è arrivati a questo risultato e quali sono le principali novità introdotte.

Annunciando la firma del nuovo contratto lei ha parlato di una «svolta storica» per l’azienda e per il settore. Quali sono i punti principali di questo importante cambiamento?

Innanzitutto, il nuovo contratto è basato su più produttività e maggiori ore di lavoro. Prevede, inoltre, l’inserimento di un criterio meritocratico: chi lavora di più guadagna di più. E questo è un concetto che, nel nostro mondo, non era mai stato adottato prima. Da questo punto di vista, ritengo che il nostro sia un contratto assolutamente storico.

Ci spieghi meglio.

Perché è la prima volta. Non c’è mai stato un contratto di questo tipo, che prevede un aumento di produttività così elevato, intorno al 20/25%. Un contratto che segna il passaggio da 36 a 38 ore settimanali di lavoro (per i lavoratori provenienti da Trenitalia ndr) e che prevede 5 ore e 30 minuti di condotta giornaliera dei treni per i conducenti, quando si partiva da 155 minuti. Credo che questa sia la risposta da dare nel momento di grande difficoltà che vive il Paese.

Può dettagliare ulteriormente l’aumento del monte ore di lavoro?

Il problema vero è che il 70% dei nostri capitreno e macchinisti lavorava intorno alle 3 ore al giorno. Oggi devono lavorare minimo 5 ore e mezza. E più si spostano verso le 6 e le 7 ore più avranno guadagni. Non perderanno niente rispetto al passato, ma avranno la possibilità di guadagnare di più.

Com’è andata la trattativa con i sindacati?

La trattativa coi sindacati, come sempre, è stata durissima, molto franca e in alcuni momenti anche drammatica. È durata molto (6 mesi), ma poi, alla fine, i sindacati, assieme a noi, hanno capito che il momento storico che stiamo vivendo necessita di grandi scelte. E una grande scelta è stata compiuta. I sindacati sono stati responsabili nel firmare un contratto così innovativo.

Stimate una crescita della produttività aziendale pari al 20%. Un dato molto interessante…

Stiamo facendo i conti in questi giorni perché prima di dare una stima definitiva occorre costruire i turni secondo le nuove regole di lavoro. L’aumento di produttività comunque è previsto tra il 20% e il 25%.

È vero che il nuovo contratto premierà il merito e l’impegno dei dipendenti?

Sì, perché, da un lato, chi più lavora più guadagna, nel senso che se si sposta dalle 5 verso le 6/7 ore al giorno, le ore lavorate in più saranno molto più remunerate rispetto alle ore fatte precedentemente. Dall’altro lato, saranno introdotti tre parametri che misureranno la qualità del lavoro del singolo dipendente di Trenord, il raggiungimento di un risultato aziendale, e il raggiungimento di obiettivi che verranno definiti all’inizio dell’anno.

 

Con la riorganizzazione dei processi sono in programma nuove assunzioni?

 

Dal 2009 a oggi abbiamo assunto 960 persone. E abbiamo ancora un piano assunzioni che prevede l’inserimento di altre 250 lavoratori entro il 2012. Il nuovo contratto ci dà la possibilità di continuare su questa strada, ma ci dà anche l’opportunità di essere più competitivi al fine di essere in grado di rispondere alle gare che ci saranno nel settore, eventualmente anche aumentando di dimensioni e, dunque, assumendo di più.

 

Cosa prevede il nuovo pacchetto welfare aziendale?

 

Tutti dicono che bisogna mettere al centro la famiglia. Noi l’abbiamo fatto davvero. Abbiamo fatto in modo che ognuno dei nostri lavoratori potesse trovare risposte sui temi centrali della famiglia. Come, per esempio, l’asilo nido e l’assistenza sanitaria sia integrativa, sia preventiva. E abbiamo messo in piedi un sistema di un “contributo carrello” sulla spesa. Il paniere Istat dice che ciascuna famiglia italiana spende 700 euro per la spesa alimentare: il 10% è quello che riconosceremo noi attraverso convenzioni con la grande distribuzione.

 

E per i viaggiatori cosa si può fare di più, specialmente sul problema dei ritardi?

 

Al 30 giugno abbiamo raggiunto un livello di ritardo medio per passeggero di 2,6 minuti. E vorremmo arrivare entro la fine dell’anno a 2,4 minuti. Ad oggi, inoltre, il 63% dei nostri clienti comincia a dichiarare di essere soddisfatto del servizio.

 

I 110 milioni di tagli in due anni al trasporto locale lombardo sugli oltre 280 previsti dalla spending review costituiscono un problema? Dove reperire risorse alternative?

 

Se restano così come sono oggi, significherebbe un taglio del 25% delle risorse che, senza soluzioni alternative, si tradurrebbe evidentemente in un taglio del 25% dei servizi. Noi siamo in campo, da un lato, insieme al Presidente della regione e all’Assessore ai trasporti, per scongiurare i tagli. Dall’altro, come manager dell’azienda, sono impegnato a trovare ricavi diversi che possano alleviare il peso di questi tagli; primo fra tutti il ricorso a una lotta serrata all’evasione del biglietto, che come sappiamo vale circa il 20% dei nostri ricavi, ossia circa 40 milioni. Riuscire a recuperare questi 40 milioni di evasione vorrebbe dire avere già mitigato buona parte dei tagli.

 

(Matteo Rigamonti)





© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie

Ultime notizie