BLOOPERS/ Il libro de Il diavolo veste Prada, l’interferenza de Il pianista e le luci di A qualcuno piace caldo
Mentre arriva il freddo, DANA e SPINOZA riscaldano le nostre ore davanti alla televisione, segnalandoci gli errori e le sviste dei film in programmazione questa settimana 21 ottobre 2011 - agg. 26 ottobre 2011, 9.17 Dana e SpinozaUna scena del film Il Diavolo veste Prada (Foto Ansa)
Buondì Danuzza… buuuu, mi sono ammalato come un pivello al primo freddo… e pensare che in Germania reggevo i -7° C senza battere ciglio… ci dev’essere una differenza fondamentale tra il freddo padano e quello bavarese, solo che lo devo ancora scoprire… ad esempio, di là si combatte con un buon bicchiere di glühwein, di qua che si usa?
Da voi giù a Bologna non so, qui a Varese viaggiamo a vin brulé sotto Natale e siccome quasi tutti il militare lo hanno fatto negli alpini (anche le donne, per interposta persona), principalmente grappa. Anche il Genepy e il Braulio vanno forte, però.
Mmmm, interessante… per ora di roba tipica sono fermo ai casoncelli e allo spiedo bresciano… devo mettermi in pari!
Intanto che ti rimetti in pari, magari ricordati che i casoncelli sono bergamaschi (o bresciani, d’accordo...), lo spiedo che citi bresciano e io di Varese... c’è differenza.
Cominciamo a metterci in pari anche coi bloopers, va’. Ovviamente si parte da oggi venerdì, e avendo voglia di capolavori mi guardo “Quella sporca dozzina”, su Retequattro alle 15.40. Sarà anche sporca, la dozzina, ma almeno uno di loro impara in fretta: Fosey dice di non sapere scrivere, ma com’è che, mentre si costruisce il campo, appunta su un blocco annotazioni e numeri?
Ehm... uhm... perché... aveva le pile scariche del suo registratorino!
“Flightplan - Mistero in volo”, 21.05, Rai3. Quando ho letto la trama ho sinceramente pensato che se io riesco ad appoggiare il mio cellulare sul tavolino davanti al divano e a PERDERLO su una superficie piana e relativamente scevra da insidie feline, well... si può anche perdere una bambina su un aereo in volo. Sarà finita nello stesso buco spazio-tempo del mio secondo cellulare, mai ritrovato. La bambina aveva disegnato il cuore sul finestrino dove lei e la mamma erano regolarmente sedute all’inizio del viaggio. Quando la mamma riscopre il cuore disegnato, è seduta nei posti dietro, dove si era spostata per dormire ed era poi rimasta. Quindi il cuore disegnato non poteva essere lì. Era probabilmente nel buco spazio-tempo di cui sopra.