SCIENZA&LIBRI/ Le stranezze del clima. Che cosa sta cambiando e perché

- Nadia Correale

Una visione scientifica, sintetica e precisa, delle variazioni climatiche che si manifestano ormai sempre più frequentemente, nelle diverse stagioni dell’anno.

Correale_copertina-stranezze-clima_439x302_ok-bis Dalla copertina del libro

Libro di facile consultazione in formato tascabile (con e-book), fa parte della collana Chiavi di lettura che tratta tematiche scientifiche con chiarezza, sinteticità e precisione avvalendosi del supporto di uno staff di autori competenti nei diversi settori.
Le informazioni riportate dal Climate Central sono desunte dai rapporti pubblicati a partire dal 1990 dall’Intergovernment Panel on Climate Change (da cui l’acronimo IPCC), nato su sollecitazione dell’ONU e dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale con l’obiettivo di fornire e diffondere una visione scientifica delle variazioni climatiche che si manifestano ormai sempre più frequentemente.
Da questo punto di vista il testo ricalca, anche nella suddivisione dei capitoli, l’impostazione dell’ultimo rapporto uscito nel 2007.
Il primo capitolo tratta le osservazioni del cambiamento climatico, a partire dalle ere geologiche più antiche fino ad oggi, ottenute con diversi metodi di rilevamento: per esempio analisi della percentuale di isotopi di ossigeno presenti nei ghiacciai (se c’è presenza dell’isotopo più pesante significa che l’aria è più calda), percentuale di anidride carbonica nei resti fossili (come i foraminiferi), numero degli anelli di crescita degli alberi.
Nel secondo capitolo vengono analizzati alcuni parametri critici mostrandone l’incremento a partire dal secolo scorso: la frequenza di temperature massime e minime, l’acidità degli oceani, il livello del mare in relazione alla fusione dei ghiacciai, i gas serra (prevalentemente anidride carbonica ma anche vapore acqueo, metano e protossido di azoto) che intrappolano la maggior parte delle radiazioni infrarosse.
Sono in particolare questi ultimi due fenomeni che vengono descritti con attenzione constatando, per esempio, che dopo la Rivoluzione industriale la quantità di CO2 presente nell’atmosfera – prevalentemente derivante dalla combustione del carbone – rilevata attraverso l’analisi del decadimento del carbonio14 – è passata da 280 ppm a 400 ppm. Questa sembra la principale causa, insieme ad altri eventi come la crescita esponenziale della popolazione e l’aumento delle deforestazioni, e l’aumento della temperatura della Terra dello 0,7%.
Non viene trascurato che esistono anche fenomeni naturali responsabili di questi cambiamenti, come i fenomeni vulcanici e i cicli dell’attività solare, e tuttavia, comparando questi fenomeni a quelli legati all’attività umana, si riscontra un aumento di riscaldamento globale non riconducibile ad essi. Né si censurano tutti gli aspetti problematici che impediscono di effettuare previsioni in senso deterministico sugli effetti delle variazioni climatiche in futuro, tema trattato nel terzo capitolo.
Questo perché tali variazioni dipendono da un insieme di fattori estremamente complessi che provocano effetti di retroazione positiva – per esempio il caso dell’aumento del vapore acqueo nell’atmosfera e della fusione dei ghiacci responsabili dell’aumento di superfici scure che non riflettono le radiazioni nello spazio – o di retroazione negativa a catena come la presenza di polvere nelle zone aride o di particelle che provengono da combustibili bruciati.
Tali effetti impediscono di determinare con esattezza quali potrebbero essere le conseguenze; proprio per questo motivo non sempre necessariamente l’effetto serra provoca un aumento lineare della temperatura, né il riscaldamento della Terra avviene in modo omogeneo. Di certo (o in modo altamente probabile) si sa che alcune specie viventi (come i coleotteri) saranno più avvantaggiate di altre (come i coralli) e questo comporterà squilibri seri nell’ecosistema.
L’ultimo capitolo offre delle prospettive per affrontare il problema come per esempio l’impiego delle energie rinnovabili; non solo, ma anche nuovi metodi per lo smaltimento dell’anidride carbonica mediante la sua trasformazione da gas a liquido. Tuttavia, come è noto, il problema grave sono i costi e spesso la mancanza di interesse a investire in tecnologie diverse da quelle già collaudate.
Data la tematica di grande attualità il testo può risultare una lettura utile per studenti dell’ultimo anno di scuola secondaria e in generale per docenti che vogliano impostare percorsi didattici su questi argomenti in modo scientificamente corretto e documentato.


Climate Central

Le stranezze del clima. Che cosa sta cambiando, e perché

Zanichelli – Bologna 2013

Pagine 184 – Euro 12,90

Recensione di Nadia Correale
(Docente di Matematica e Scienze alla Scuola Secondaria di primo grado)

© Pubblicato sul n° 54 di Emmeciquadro







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