SPECIALI / N° 29 - «Fare Matematica» alla Scuola Secondaria di Primo Grado
Il rapporto dei ragazzi con la matematica si modifica e si definisce in modo quasi irreversibile nei tre anni della scuola secondaria di primo grado. Gli insegnanti affrontano perciò un compito impegnativo e delicato, nel quale la condivisione di metodi ed esperienze può dimostrarsi un sostegno prezioso e un fattore importante di crescita personale e professionale. Docenti al lavoro da anni offrono riflessioni sui punti nodali del curricolo e percorsi esemplari, anche su alcune ben note criticità della didattica della matematica.
L’algebra è solo un insieme di simboli e regole di manipolazione? L’esperienza raccontata mostra che questo non è vero, e che è possibile insegnare il linguaggio algebrico in modo significativo ed efficace.
Curando criticamente come condurre le interrogazioni orali, gli insegnanti hanno modo di far parlare i ragazzi così da rinforzare le loro competenze sia matematiche sia linguistiche.
Un lavoro didattico serio non può non riflettersi nelle modalità di verifica dell’apprendimento. La qualità delle prove predisposte contribuisce all’efficacia del percorso di apprendimento.
Cenni sintetici relativi al complesso percorso concettuale e linguistico che ha condotto all’introduzione dei numeri razionali, delle frazioni decimali e del sistema metrico decimale.
Spunti di riflessione nella ricerca matematica preziosi per il docente che voglia acquisire una sempre più profonda consapevolezza culturale e didattica.
Una giornata di sole studiando i fenomeni luminosi secondo l’ottica geometrica e l’insegnante coglie la possibilità di introdurre le trasformazioni geometriche in una forma non astratta.
Il passaggio dai numeri naturali ai razionali è il primo amplia¬mento dell’insieme numerico e molte delle difficoltà incontrate sono dovute alla molteplicità di scritture dei nuovi oggetti.
Lo scoglio che si incontra studiando la matematica è la difficoltà di interpretare i suoi simboli, cioè di associare correttamente ai simboli in linguaggio ordinario
I simboli in matematica sono difficili da usare, ma essenziali per la loro natura di unità fra segno e significato. La rottura di tale unità genera formalismi vuoti, che sono come un peso.
La misura, operazione al tempo stesso pratica e teorica, è fondamentale nell’insegnamento in quanto ponte significativo tra la matematica e le scienze sperimentali.
La società dell’immagine condiziona i ragazzi nella riflessione e nell’analisi del «fare matematica». Si può invece accompagnarli nel «fare esperienza» di una progressiva formalizzazione.
Un percorso che sfida i luoghi comuni sull’insegnamento della matematica. Partendo dall’esperienza dell’allievo si presentano alcune linee guida per introdurre il teorema di Pitagora.
Il lavoro illustrato si articola in una fase linguistica e in una logica, e non ha richiesto agli alunni conoscenze di geometria oltre quelle previste dal programma della scuola elementare.
Le difficoltà che i ragazzi della scuola media inferiore incontrano nel cammino di apprendimento della matematica, si situano sia nel linguaggio specifico oltre che a livello logico.