"Ospitato" dalla Russia, John Mark Dougan vuota il sacco sul dossier Jeffrey Epstein: "Se fossi finito in galera, non mi avrebbero permesso di uscirne vivo"
JOHN MARK DOUGAN: “JEFFREY EPSTEIN NON SI É SUICIDATO”
I file in possesso di John David Dougan conterrebbero prove contro il principe Andrea, con l’ex poliziotto che ha ribadito di non aver mai dato documenti agli agenti russi. E il suo pensiero sulla fine di Jeffrey Epstein è chiaro, il miliardario non si è suicidato: «Era più alto della sbarra del letto a cui è stato trovato impiccato, aveva vertebre rotte come se si fosse impiccato da un soffitto». Dougan ha poi sottolineato che i servizi americani ed il Mossad fossero a conoscenza dei ricatti a uomini influenti – politici e membri dell’elite – «non sono un pazzo cospirazioni sta che crede che la Cia abbia abbattuto le Torri gemelle: credo solo che il miliardario abbia compiuto crimini enormi, ma l’intelligence ne stia scoprendo di più gravi». Ma resta da chiarire ancora un passaggio: perché la Russia gli ha concesso asilo? Il Fatto Quotidiano mette in rilievo che «Mosca non ha mai concesso aiuto a nessuno senza avere nulla in cambio»…
