Alice Neri non è stata uccisa da Gaaloul. Questo il pensiero del marito e del suo avvocato, chiedendo di non condannarlo
L’omicidio di Alice Neri non sia come quello di Chiara Poggi. E’ questo, decisamente a sorpresa, la sintesi della richiesta “dell’accusa” in merito al giallo di Modena, la giovane madre trovata senza vita, carbonizzata nella propria auto, nelle campagne di Fossa di Concordia, tre anni fa. Dopo quell’omicidio si è indagato a lungo sulla vita della vittima, e si è risaliti a tale Mohamed Gaaloul, poi arrestato: per la procura è stato lui ad aver ammazzato Alice Neri, ma “l’accusa” la pensa diversamente.
Come riferisce Quarto Grado attraverso la propria pagina Instagram, l’avvocato del marito della donna ha chiesto di non condannare Gaaloul e nel contempo si è anche ritirato dal procedimento come parte civile. In sostanza, ha chiesto delle indagini più approfondite per fare luce su quanto accaduto ad Alice Neri, convinto che quanto scoperto fino ad oggi non basti per incriminare il giovane magrebino.
ALICE NERI, LE PAROLE DELL’AVVOCATO INGROIA
Antonio Ingroia, avvocato di lunga data e che nel corso degli anni ha seguito casi famosi, sostiene che il quadro riguardante gli indizi su Gaaloul, ricordiamo, unico indagato nella vicenda, risulta essere “frantumato e fragile” in maniera estrema, di conseguenza non esistono delle prove che chiariscano con certezza che sia stato lui ad ammazzare la giovane madre a Fossa di Concordia.

Non si va quindi “oltre il ragionevole dubbio”, che è la condizione base per condannare una persona. Ingroia ha poi aggiunto, eloquente: “Non vogliamo ritrovarci un altro caso Garlasco fra 20 anni”, ricordando quindi quanto sta accadendo negli ultimi mesi con Chiara Poggi, con nuove indagini che stanno rianalizzando a 360 gradi tutti i reperti e gli indizi scoperti nel 2007.
ALICE NERI, LA POSIZIONE OPPOSTA FRA MARITO VITTIMA E MAMMA
Per l’avvocato Ingroia, ricordiamo, legale del marito della vittima, le indagini in merito alla morte di Alice Neri sono state portate avanti in maniera dilettantistica, spiegando che si sta cercando di individuare “un colpevole” ma non “Il colpevole”, di conseguenza così facendo non si saprà mai chi avrà realmente ucciso la donna modenese. Lo stesso marito di Alice Neri ha parlato con i microfoni del Tgr, spiegando che non ritene giusto schierarsi contro l’imputato senza avere la certezza che sia stato lui ad uccidere la moglie, ritirando quindi la propria costituzione di parte civile e poi rinunciando anche a chiedere il risarcimento.
Il marito della vittima e il suo avvocato sono sempre stati convinti che la pista del cosiddetto “terzo uomo” dovrebbe essere approfondita, chiedendo quindi nuove indagini, mentre di tutt’altro tenore il pensiero della mamma di Alice Neri e del suo fratello, secondo cui ad uccidere la loro cara sia stato proprio Gaaloul. Ricordiamo che per lo stesso il pubblico ministero ha chiesto 30 anni di carcere con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere: vedremo dove porterà questo nuovo colpo di scena nell’indagine.
